Qui non si tratta di partiti: destra, sinistra, centro, sopra, da parte, davanti, dietro, sono tutti d’accordo. Vogliono i nostri soldi a tutti i costi. E hanno i mezzi per zittire i media.
Perciò, tutti in comune, una firma ed è fatta. Napolitano nei suoi discorsi insiste che dovremmo essere più coesi. Facciamogli vedere, e non solo a lui, che siamo coesi nel non voler regalare soldi a dei parlamentari che ci hanno portato in recessione.
Niente avviene per caso, nemmeno una crisi o una recessione. Sono il risultato di politiche sbagliate, e la politica è affare dei politici.
Sono molto furbi, ci ingannano in continuazione, usano sotterfugi per eludere le nostre decisioni convalidate dai referendum, un esempio sono i “rimborsi elettorali”.
Non mi meraviglierei se per “tagliare al 50% le auto blu” intendono che per il rimanente 50% le auto saranno grigio metallizzato.
Fai una firma, non riusciremo mai a mandarli a lavorare, almeno tagliamo i loro stipendi.
Segue articolo da fonte esterna:
Alzi la mano chi sapeva che presso i Comuni è possibile firmare per un Referendum abrogativo parziale sulla legge per le indennità parlamentari (Art. 2 L. 31/10/1965, n. 1261). Ben pochi, credo.
Si tratta di un referendum, si, l’ennesimo referendum che però ha un fine più che nobile: il taglio degli stipendi della casta politica. La raccolta firme si concluderà il 30 luglio 2012 (termine per la presentazione al Comitato promotore 31/07/2012).
Cosa occorre fare? Nulla di più semplice: recarsi presso il proprio Comune ed andare a firmare. Provate però a domandarvi come mai questa notizia non è passata sui giornali. Non è che per caso c’è un forte connubio tra i finanziamenti elargiti alla carta stampata e la casta politica? Meditate gente.
Intanto, con qualsiasi mezzo, DIFFONDETE LA NOTIZIA!!!!! Voglio proprio vedere se anche stavolta la passano liscia. E poi dopo fate un salto in Comune. Ci vogliono 500.000 firme altrimenti avremo perso l’ennesima buona occasione per dare un duro colpo alla casta. Ma attenzione, la notizia è poco nota e quindi dovete DIFFONDERLA!!!!
Articolo 2 della Legge 31 Ottobre 1965, n. 1261
Ai membri del Parlamento è corrisposta inoltre una diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma. Gli Uffici di Presidenza delle due Camere ne determinano l’ammontare sulla base di 15 giorni di presenza per ogni mese ed in misura non superiore all’indennità di missione giornaliera prevista per i magistrati con funzioni di Presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate; possono altresì stabilire le modalità per le ritenute da effettuarsi per ogni assenza dalle sedute e delle Commissioni.
E’ solo un piccolo passo, visto che TUTTA QUESTA LEGGE meriterebbe una bella spolveratina, ma è pur sempre un passo necessario per far partire il movimento di rivolta popolare pacifica contro gli stipendi pagati al mondo della politica.
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