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Celiachia

Cereali ed Amidi

La differenza fra celiaci e non celiaci è che i secondi non si sono ancora accorti di esserlo!

Si parla di intolleranza al glutine, che in termini pratici, per chi scrive non legato da obblighi accademici, una volta penetrato nell’organismo, può essere definito muco.

Di fatto, gli esseri umani sono tutti intolleranti al glutine, solo che alcuni lo avvertono in modo più evidente, altri attribuiscono cause diverse ai disturbi da esso causati, altri arrivano al traguardo della loro vita senza averlo mai nemmeno sospettato.

Quello dei celiaci è un universo in cui possiamo trovare una miriade di organizzazioni che si prefiggono di combattere la celiachia, di aziende che producono cibi speciali per celiaci, istituti di ricerca, ecc.Nutrirsi con alimenti senza glutine non risolve il problema, perché comunque i farinacei ed i cereali, con glutine o senza, non sono cibo per gli umani.

La vera soluzione al problema è quella di eliminarli completamente. Cosa che vedo alquanto ardua, in quanto l’Universo Celiachia cercherà di impedire che tale soluzione venga attuata con ogni mezzo, pena la sua scomparsa.

Questo può essere comprovato dal fatto che, per esempio, il tabacco e l’alcool, di cui anche i sassi oggi sanno che sono nocivi, se non fatali a lungo termine, continuano a prosperare, grazie agli interessi economici coinvolti.

Continuero l’articolo parlando di cereali e farinacei senza fare alcuna distinzione fra quelli per celiaci e non, in quanto le conclusioni sono identiche per entrambi.

Non è mia intenzione spaventare i lettori dicendo che a meno che non cambino le loro abitudini alimentari sono condannati a una vita non libera da disturbi e malattie. I più ormai lo sanno già da tempo, avendolo appreso da altre fonti o per diretta esperienza. Il motivo per cui alcuni non cambiano dieta nonostante siano a conoscenza dei rischi è lo stesso per cui i fumatori accaniti non riescono a smettere di fumare pur sapendo di essere eccellenti candidati per morire di cancro ai polmoni.

Il cibo scorretto porta anch’esso assuefazione, e se smetti di mangiare pasta o pizza per un periodo di tempo, diciamo due o tre settimane, quando sentirai il “profumino di pizza” sarà difficile resistere, se non sei fermo sulla tue decisioni.

Se ti serve un aiuto nell’essere fermo sulle tue decisioni, nel caso che volessi cambiare per una dieta più sana e nutriente, con conseguenti benefici per la salute, questo articolo ti può aiutare.

Le decisioni di fare determinate azioni si riesce a portarle avanti con maggiore facilità se si possiede la conoscenza del perché lo si sta facendo e qui puoi acquisirla.

Non credo che sia possibile spiegare meglio la questione dei cereali e degli amidi come in questo articolo senza aggiungere complicazioni che renderebbero però più difficile la comprensione.

Prima di tutto, molte persone non hanno sofferto abbastanza per considerare di fare un cambiamento drastico nel loro stile di vita.

Se si vuole ottenere la salute perfetta, è comunque necessario ripulire il colon dai rifiuti che certamente ristagnano se si mangia costantemente pasta e riso. Mi spiace dire questo perché so che a molti piacciono quei piatti fumanti con gli spaghetti al pomodoro e basilico e quando ne vedono le immagini durante la pubblicità con cui i media continuano a bombardarci hanno l’acquolina in bocca. Gli italiani senza pasta! Sembra un’eresia, tant’è vero che all’estero a volte capita di essere chiamati “spaghetti” o”maccheroni”.

Devi però riconoscere che le persone che vedi in giro sono sempre più grasse. Personalmente in metropolitana sempre più spesso mi capita di vedere l’imbarazzo sul volto di qualche signora, dopo che si è seduta a fianco a me spostandomi letteralmente di 10 centimetri verso il lato opposto del mio sedile.

Per comprendere perché la pasta e il riso, che sono amidi, dovrebbero essere eliminati, dobbiamo capire cosa succede negli organi digestivi una volta che il cibo è ingerito e a quali processi viene sottoposto per essere digerito per poi diventare nutrimento per le cellule e i tessuti del nostro corpo e quali veleni si devono invece eliminare.

Molte persone parlano di digerire e di digestione, ma non sanno esattamente cosa significano queste due parole. Non aspettarti una descrizione accademica, ma piuttosto una semplice e pratica, che è quella che ci serve per spiegare per sommi capi cos’è la digestione, senza alcuna pretesa di esaurire l’argomento.

Il nostro corpo è composto di milioni di cellule. Esse compongono i tessuti, le ossa e i fluidi che circolano nei vari sistemi come quello circolatorio e linfatico. Il sangue non è un liquido, ma un tessuto fluente composto di cellule. Per quanto microscopiche, le cellule sono dotate di vita ed intelligenza, rispondono agli stimoli della mente, sia che ne siamo consapevoli oppure no. Sono al nostro servizio per svolgere ogni funzione fisiologica. Essendo vive, devono essere nutrite adeguatamente perché possano svolgere le loro funzioni e la qualità del loro lavoro è direttamente proporzionale alla quantità e alla qualità del nutrimento che viene a loro permesso di avere.

La natura ha dotato il nostro corpo di ampi margini di tolleranza per quanto riguarda la cura necessaria per mantenere operative le nostre cellule.

Quando il limite di tale tolleranza, sia in termini di lavoro che di nutrimento, è stato raggiunto veniamo avvertiti in maniera indiretta. Possiamo diventare stanchi, sviluppare dei mal di testa, dei dolori o qualsiasi disturbo fra quelli elencati nelle varie enciclopedie mediche. Se trascuriamo quegli avvertimenti, la Natura aumenta il gradiente facendo comparire sintomi più marcati e il medico dirà che hai contratto una vera e propria malattia.

Quella malattia deriva direttamente dallo stato e dall’ambiente delle cellule del nostro corpo.

Se abbiamo mangiato cibi che non danno adeguato nutrimento alle cellule e che allo stesso tempo intasano l’intestino invece di aiutarlo a ripulirsi, non solo le abbiamo private di sostanze nutrienti, ma le abbiamo intossicate con i veleni e le tossine che provengono dai residui del cibo in fermentazione e putrefazione accumulati nel colon..

Le cellule, per rimanere sane, devono ricevere nutrimento vivo, vitale. Il cibo che fornisce nutrimento deve essere tale che i processi digestivi possano separare facilmente gli atomi e le molecole che lo compongono, di modo che il flusso sanguigno e la linfa possano portarlo alle cellule.

Per questo è necessario mangiare cibi che possano essere scomposti completamente o quasi, per non creare eccessive difficoltà agli organi che devono occuparsi della sua scomposizione in atomi e molecole senza lasciare molti residui.

I cibi migliori a tale scopo sono la frutta e la verdura. Gli ortaggi in genere costruiscono il corpo e la frutta invece principalmente lo pulisce.

E’ necessario che questi alimenti siano per la maggior parte crudi per mantenere le loro qualità necessarie per costruire e ripulire il corpo. Quando sono inscatolati, lavorati industrialmente, pastorizzati, e trattati con conservanti, i loro enzimi sono stati estinti e il loro valore vitale distrutto.

Atomi e molecole sono le particelle più piccole in cui la materia può essere scomposta per i fini pratici. (Non è necessario che arriviamo al neutrino per spiegare i processi di cui stiamo parlando)

Come tutta la materia, la frutta e la verdura sono composte di atomi e molecole. Quando due o più atomi si uniscono formano una molecola. La formula chimica dell’acqua, per citarne una che tutti impariamo per prima già alle elementari, è H2O, e questo significa che la particella più piccola di acqua è costituita da due atomi di Idrogeno e una di Ossigeno. La formula della molecola dell’amido, come quello appunto presente nei farinacei, è C6H10O5, ovvero sei atomi di Carbonio, dieci atomi di Idrogeno e cinque atomi di Ossigeno.

Questa molecola di amido non è solubile in acqua, alcol o etere. Questa è la ragione per cui mangiando regolarmente pasta e riso causa una importante costipazione degli organi coinvolti nella digestione, e in seguito di tutti gli altri. E’ anche causa della formazione di sabbia e calcoli nella cistifellea, dei coaguli di sangue nei vasi sanguigni, delle emorroidi e di altri disturbi anche gravi come l’ictus cerebrale, tanto per nominarne uno.

Le persone che consumano abitualmente pane bianco, cereali e farinacei e altri cibi amidacei hanno dei foruncoli e altri inestetismi della pelle. Questo è maggiormente visibile negli adolescenti perché la loro pelle è più attiva che non nelle persone che hanno raggiunto la maturità.

Le molecole di amido, non essendo solubili in acqua, viaggiano lungo i vasi sanguigni e linfatici come molecole solide, e non scomposte nei singoli atomi, che le cellule, i tessuti e le ghiandole non possono utilizzare. Quindi il corpo cerca di espellerle. Queste molecole, accumulandosi gradualmente lungo le pareti dei vari condotti che percorrono, rivestono internamente le pareti degli organi preposti all’eliminazione e non possono poi essere efficacemente eliminate attraverso questi canali.

La prossima migliore via di uscita è costituita dai pori della pelle e allora vediamo comparire i foruncoli. Qui possiamo vedere un aiuto che la Natura ci offre. I germi ci aiutano decomponendo gli accumuli di molecole di amido in pus, il loro prodotto di rifiuto, che può essere più facilmente espulso attraverso i pori della pelle.

Nessun sistema di guarigione può curare in modo definitivo qualsiasi malattia, se non si rendono efficienti al massimo delle loro possibilità tutti gli organi preposti all’eliminazione dei residui della digestione. E in pratica, tutti gli organi sono interessati all’eliminazione perché in natura le trasformazioni avvengono sempre sul principio dello scambio. Quando prendiamo ossigeno respirando, restituiamo anidride carbonica espirando, quindi anche i polmoni sono organi interessati all’eliminazione, per non parlare del fegato, dei reni e di altri organi o ghiandole.

Per farlo è necessario ripulirli dagli effetti dell’alimentazione scorretta e contemporaneamente cambiare il modo di alimentarsi con uno appropriato che escluda cereali e farinacei e tutti i cibi amidacei.

Per la mente di un conservatore, che confida ciecamente nella scienza ufficiale, tutto questo può sembrare senza dubbio estremamente drastico e radicale, e obietterà che per anni le persone hanno continuato la loro esistenza cibandosi di cereali e farinacei, pasta e riso.

La risposta è l’evidenza conclusiva che le persone sofferenti a causa delle loro malattie e disturbi, dalla nascita alla vecchiaia, quando hanno imparato a non mangiare più cereali e cibi amidacei, a ripulire il proprio corpo dal prodotto finale delle loro abitudini alimentari del passato, accumulato nei vari organi e sistemi, e a mangiare e bere solo alimenti vivi e vitali, non solo hanno migliorato le loro condizioni fisiche e mentali, ma si sono liberati della maggior parte, se non di tutti i loro disturbi e malattie.

Naturalmente se parli con un “esperto” dietologo, del genere di quelli che vengono intervistati in TV perché possano fare pubblicità all’industria alimentare, e gli farai leggere questo articolo ti dirà che è a dir poco scientificamente eretico, perché per una alimentazione “equilibrata” occorre questo e quest’altro, che “noi siamo onnivori e dobbiamo mangiare di tutto”, e non sarà in grado di capire che di quel tutto quasi niente potrà essere utilizzato dal corpo e che invece lo renderà costipato, ostruito con tutte le complicazioni che ne possono derivare, non ultima quella di tagliar via il colon e sostituirlo con un sacchettino di plastica esterno da cambiare giornalmente, per il resto della vita che rimane.

Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco , elaborato più di 80 anni fa dal Prof. Arnold Ehret, fornisce i mezzi per passare ad una alimentazione sana e nutriente che permette di ripulire l’intero corpo da tutte le ostruzioni accumulate in anni di alimentazione scorretta.

Luciano Gianazza

Luciano Gianazza, traduttore dei libri originali di Arnold Ehret, e di Edward Earle Purinton, scrive articoli di carattere filosofico spirituale che rispecchiano le sue personali esperienze lungo il cammino della conoscenza, oltre ad altri sulla corretta alimentazione dell’uomo. Ha creato il sito NikolaTesla.it per un suo voler ricordare un Uomo, Nikola Tesla, per cui nutre una profonda stima.

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