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Come Angelina Jolie è stata raggirata dagli oncologi riguardo al cancro al seno che non ha mai avuto

Questo articolo arriva un po’ tardi rispetto ad altri già pubblicati sul web. L’avevo preparato già qualche giorno fa, ma avevo poi desistito dal pubblicarlo per il fatto che non volevo che fosse uno in più inutile fra i tanti.

Trattandosi di un VIP l’industria del gossip si è buttata subito a pesce inflazionando ben presto l’argomento nei media.

La mia decisione di pubblicarlo comunque è stata motivata dal fatto che parlandone con delle amiche non sono mancati commenti del tipo: “Piuttosto che morire di cancro…”, facendomi realizzare che alcune prenderebbero in considerazione la mutilazione preventiva del loro seno.

Ormai sono sette anni che promuovo la conoscenza e gli insegnamenti di Arnold Ehret, e sono innegabili i benefici sia per quanto riguarda la salute migliorata che la prevenzione che migliaia di persone hanno tratto e stanno traendo dallo studio dei suoi libri. Il consiglio che mi sento di dare, vorrei gridarlo, è: non farlo.

Quella che segue è la traduzione di una riflessione di uno dei miei amici, Mike Adams. – Trad. Luciano Gianazza

In un editoriale del New York Times che spiega la sua decisione di farsi rimuovere chirurgicamente entrambi i seni, anche se lei non ha il cancro al seno, Angelina Jolie ha citato i fattori di rischio come il principale motivo per la sua decisione. Ha preso quella decisione dopo che i medici le dissero che aveva un “rischio dell’87% di cancro al seno”. La sua soluzione? Sottoporsi a tre mesi di procedure chirurgiche e farsi asportare seni.

Problema risolto, giusto? Con i suoi seni rimossi, Angelina Jolie dice che adesso il suo rischio di cancro al seno è ora ridotto a un mero 5%. La stessa logica bizzarra potrebbe essere applicata anche agli uomini, potrebbero farsi tagliare i loro testicoli per “prevenire il cancro ai testicoli” oppure ambo i sessi potrebbero farsi asportare il colon per “prevenire il cancro del colon-retto”. Ma sarebbe folle, e nessuno lo fa, perché uno dei principi più basilari della medicina è che non si sottopongono i pazienti ai notevoli rischi e costi della chirurgia per rimuovere organi che non hanno una malattia! Per ora.

Ma la parte veramente triste di tutto questo è che a Angelina Jolie hanno mentito. Prima di tutto non aveva un rischio dell’87% di cancro al seno. Anche a tutte le donne che leggono l’editoriale del NYT hanno mentito.

Come gli oncologi mentono con le statistiche e usano la paura per terrorizzare le donne per indurle a sottoporsi a procedure che danno elevati profitti

L’idea stessa che il cancro al seno abbia un “fattore di rischio” è una bugia vera e propria. In realtà, ognuno di noi ha dei micro-tumori nel proprio corpo, me compreso. Il cancro non è una malattia che “si prende” come essere colpiti in modo casuale da un fulmine. È qualcosa che si deve “gestire” o “prevenire” giorno per giorno, pasto dopo pasto, attraverso una scelta di vita che coinvolge l’approvvigionamento di vitamina D, l’alimentazione, i supercibi, i succhi di verdura e evitando le sostanze chimiche cancerogene e le radiazioni.

Così, quando un medico dice che hai delle “possibilità” di avere un cancro, sta affermando che non si ha alcun controllo su un cancro, e questa è una bugia. Ciarlatani del cancro, in altre parole.

Anche la Jolie con il gene BRCA1 che è collegato al cancro al seno avrebbe potuto facilmente seguire un piano dietetico e uno stile di vita che sopprime l’espressione del gene BRCA1. Non è difficile. Non è scienza missilistica. Si può fare con cibi semplici, una spesa da pochi euro al giorno. Tali cibi sono agrumi, resveratrolo (uva rossa e vino rosso), verdure crocifere crude, olio omega-3 e molto altro. Gli stessi cibi che aiutano anche a prevenire le malattie cardiache, il diabete, il morbo di Alzheimer e altre malattie croniche.

Le sostanze chimiche naturali che si trovano nelle verdure crocifere come broccoli e cavoli, offrono una potente prevenzione contro l’espressione del gene BRCA1. Ma gli oncologi non dicono alle donne di “mangiare più cavolo”, perché questo non fa guadagnare soldi all’industria del cancro.

Così l’intero argomento riguardo alla “possibilità” è pura ciarlataneria. Non c’è alcuna possibilità priva di cause di ritrovarsi con un cancro. È solo questione di causa ed effetto. Se si sta vivendo secondo uno stile di vita pro-cancro ci si ritrova con un cancro, se si sta vivendo seguendo uno stile di vita anti-cancro si mantiene il cancro sotto controllo in modo che non diventi mai un problema. Tutto si riduce a causa ed effetto per quanto riguarda ritrovarsi con un cancro o meno. Il destino o la cattiva sorte non c’entrano assolutamente.

È affascinante che i medici non credano nella sorte o nel voodoo riguardo a qualsiasi argomento tranne quando parlano del cancro. Quando si tratta di cancro vogliono che tutte le donne vengano risucchiate nella mentalità della vittima asserendo che il cancro è una questione puramente di “mala sorte” e, che pertanto le donne non hanno alcun controllo sulle proprie condizioni di salute. Un incredibile sfruttamento delle donne!

Perché l’industria del cancro non da supporto alle donne infondendo un senso di responsabilità per propria salute?

Trovo sorprendente che l’industria del cancro non creda nell’assioma causa ed effetto. Se proprio vogliono creare paura avrebbero potuto spaventare le donne con le statistiche dei “fattori di rischio” che riguardano le persone che non esercitano alcun controllo sul cancro. Dare supporto alle donne che esercitano controllo sulla propria salute è l’ultima cosa che l’industria del cancro vuole fare, perché perderebbe clienti e soldi.

È molto più redditizio terrorizzare tutte le donne e farle cadere in uno stato di panico irrazionale tale da fare accettare a loro le cose più folli che si possano immaginare, come asportare entrambi i seni sani, anche se non hanno il cancro. Tali donne sono quindi convinte di avere avuto letteralmente salva la vita, accettando di essere mutilate dal chirurgo.

“Le mie probabilità di sviluppare il cancro al seno sono scese dall’87% a meno del 5% “, dice la Jolie. “Posso dire ai miei figli che non devono temere di perdermi per il cancro al seno.”

Riuscirà anche a dire ai suoi figli che anche loro stessi dovrebbero farsi mutilare, come forma di prevenzione delle malattie? E cosa succede se venisse a sapere che lei ha un rischio di cancro al cervello? Si fa tagliare la testa a mo’ di cura?

La truffa di far credere alle donne che ci sia solo un modo di ridurre il “rischio” di cancro al seno

L’altra enorme truffa in tutto questo è l’idea che ci sia solo un modo per ridurre il “rischio” di cancro al seno. Anche se volessimo credere che il numero fittizio di “rischio 87%,” corrisponda al vero, perché si dà per scontato che vi sia un modo e uno soltanto per ridurre questo rischio?

“A ogni donna che legga questo, spero che possa essere di aiuto portandoti a conoscenza che puoi fare delle scelte”, scrive la Jolie nel NYT. Eppure lei non riesce assolutamente a offrire alle donne nessuna scelta al di fuori di quella che ha preso: entrare in un centro del cancro e farli giocare a “taglia-avvelena-brucia” sul tuo corpo. L’editoriale della Jolie, che si legge come se fosse stato scritto dal dipartimento delle pubbliche relazioni della Pink Lotus Breast Center, non offre nulla in termini di consigli nutrizionali, scelte di vita, terapie olistiche, benessere, medicina alternativa … niente! Che incredibile disservizio a tutte le donne…

Nel mondo della salute, nutrizione e cancro, ci sono migliaia di modi per prevenire il cancro e reprimere l’espressione dei geni BRCA1. Ma sembra che la Jolie e l’industria del cancro escludano che possano esistere scelte differenti dalla chemioterapia, radioterapia o chirurgia. Solo tre scelte. Niente altro esiste nel loro mondo, non la prevenzione alimentare, non la terapia con la vitamina D, non la vitamina C potenziata, non l’ozonoterapia, le saune, l’agopuntura, la fitoterapia cinese, la riduzione dello stress o qualsiasi altra cosa. Si vuole fare credere che nessuna di queste cose esista!

E perché? Perché l’industria del cancro vuole incanalare le donne come bestiame nel loro sistema ciarlatano di trattamenti taglia-avvelena-brucia. E Angelina Jolie è la loro nuova cheerleader. Senza dubbio soffrendo per le cicatrici e il torpore al petto e alle ascelle che accompagna quasi sempre la chirurgia mastectomia, ora cerca di “ispirare” anche altre donne a esercitare la propria insana “scelta” di farsi rimuovere i seni!

È la più insana invocazione del potere delle donne che io abbia mai visto. Questo non è emancipazione delle donne, e fare la marcia per l’auto-mutilazione. E il “rischio” è una frode completa. In verità, Angelina Jolie ha avuto un più alto rischio di morire sul tavolo operatorio che di morire di cancro al seno, se lei semplicemente stesse seguendo uno stile di vita anti-cancro.

Non lasciatevi ingannare in direzione dell’auto-mutilazione dei ciarlatani dell’industria del cancro

In sintesi:

  • L’affermazione che si dispone di un “rischio per cento” di cancro al seno è una grande bugia che implica che non sia alcun controllo del cancro.
  • I geni BRCA1 possono essere tenuti tranquilli (soppressi) con alimenti adeguati e stili di vita. Un gene non è una condanna a morte.
  • L’implicazione che c’è solo un modo per ridurre il rischio di cancro al seno è una assoluta bugia. Ci sono migliaia di possibilità e strategie per la prevenzione del cancro. Mai farsi mettere all’angolo da un gruppo di chirurghi che spingono paure irrazionali.
  • In tutti esistano micro-tumori. Il cancro deve essere “gestito” in ognuno di noi tenendolo sotto controllo evitando la crescita di tumori.
  • L’industria del cancro inganna le donne utilizzando tattiche di paura non etiche per spaventare le donne con falsi dati statistici sulle procedure di cancro ad alto profitto che causano solo loro del male.
  • L’affermazione che farsi tagliare i seni sani in qualche modo è dare “potere di scelta”alle donne è insana e demenziale. Alle donne viene dato molto più potere fornendo informazioni veritiere sull’alimentazione e stili di vita sani che permettono loro di mantenere il loro corpo intatto invece di finire tagliato a fette da chirurghi oncologici disonesti.

Libri consigliati: Opera completa di Arnold Ehret

Fonte: Mike Adams.

Luciano Gianazza

Luciano Gianazza, traduttore dei libri originali di Arnold Ehret, e di Edward Earle Purinton, scrive articoli di carattere filosofico spirituale che rispecchiano le sue personali esperienze lungo il cammino della conoscenza, oltre ad altri sulla corretta alimentazione dell’uomo. Ha creato il sito NikolaTesla.it per un suo voler ricordare un Uomo, Nikola Tesla, per cui nutre una profonda stima.

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