Articolo della Dott.ssa Montserrat Noguera
traduzione di Lorenzo Acerra
La persona che per prima richiamò l’attenzione sulla possibilità che i denti del giudizio potessero agire come campi di disturbo fu il dottor Adler. Ho avuto il piacere di conoscerlo nella sua clinica di Lloret De Mar circa nel 1984 e fui sorpresa di come una persona, già avanti negli anni, potesse mantenere l’entusiasmo di un bambino al momento di scoprire un focus tonsillare in un paziente con diagnosi di artrite reumatoide.
Il lavoro sui campi di disturbo e sui focus fu una delle passioni della sua vita, di pari passo con quella per gli animali e per il mare. Il dottor Adler morì novantenne nel novembre del 1996.
La traduzione in spagnolo del libro originale in tedesco del dottor Adler, Allgemein-Erkrankungen durch Störfelder, la si può scaricare gratuitamente in formato pdf: Terapia Neurofocal Dental
Il dottor Adler era molto attratto dagli animali, e nella propria casa aveva anche delle scimmie. In esse scoprì che posteriormente al dente del giudizio vi era uno spazio, lo spazio retromolare. Da ciò la sua deduzione che, con l’evoluzione della specie, la mandibola degli esseri umani si sia andata riducendo di grandezza, ed in molti casi il dente del giudizio ha carenza di spazio.
Non solo ci sono focalità per gli ottavi, o denti del giudizio, inclusi, spesso solo l’occupazione dello spazio retromolare può essere sufficiente a generare disturbi ed irritazione a carico del trigemino.
Sappiamo che l’odontone comprende il dente, la gengiva, il tessuto connettivo, l’osso alveolare, l’arteria, la vena, il nervo, il vaso linfatico, e forma parte del sistema di regolazione di base di Pischinger, e che esso funziona come un tutt’uno tanto che qualsiasi infiammazione o disturbo a carico di un odontone determina una irritazione a carico di tutto il sistema.
Il danno che tale disturbo recherà all’organismo dipenderà dalla capacità di resistenza e di regolazione dell’organismo stesso. In alcuni casi un disturbo lieve può determinare patologie gravi; in altri casi una lesione apparentemente grave da come risulta all’immagine radiografica, non determina nessun problema apparente, anche se sappiamo come presto o tardi possa produrlo.
E’ comunque difficile da stabilire quando ciò possa avvenire in quanto un sovraccarico aggiuntivo che va a colpire l’organismo, sia esso anche di tipo emotivo e non facilmente evidenziabile, può rompere l’equilibrio del sistema e portare ad un disturbo il quale talvolta non è possibile superare nonostante si vada a trattare il campo di disturbo di base.
Da qui l’importanza dell’EAV per diagnosticare campi interferenti (foci) anche prima che possano determinare disturbi clinicamente evidenti, o quando questi siano presenti, o nel seguire il corso di una malattia.
Il dottor Adler ci insegna che i campi interferenti dovuti all’ottavo odontone esplicano la loro azione:
Il primo ed il secondo odontone sono in relazione con i Meridiani di Rene e Vescica; il terzo odontone con i Meridiani di Fegato e Vescica Biliare; il quarto ed il quinto odontone superiore con il sesto e settimo inferiore sono in relazione con i Meridiani dell’Intestino Crasso e del Polmone; il quarto e quinto inferiore con il sesto e settimo superiore sono in relazione con i Meridiani di Milza-Pancreas e dello Stomaco.
Le relazioni energetiche dell’ottavo odontone sono con: cuore, intestino tenue, sistema ormonale, psiche e, tramite la relazione con l’udito, anche con il rene e le ghiandole surrenali secondo Beisch.
Queste sono le relazioni energetiche che condizionano i sintomi e le patologie che possono essere determinate da un’interferenza dovuta ad un focus dell’ottavo odontone:
La lista è lunghissima e potremmo affermare che in molte patologie l’irritazione del trigemino è uno dei fattori eziologici o per lo meno si deve pensare a questa come un elemento di sovraccarico dell’organismo.
Qui abbiamo fatto riferimento alle relazioni dirette, però dobbiamo pensare che una interferenza, col diminuire della capacità di regolazione dell’organismo, può determinare qualsiasi disturbo o far peggiorare altre interferenze già presenti. C’è poi da aggiungere che l’effetto di due interferenze non è la loro somma, ma molto di più in quanto si determina un effetto di tipo esponenziale.
In molti casi il trattamento da effettuare è l’estrazione del dente interessato. Dobbiamo comunque tenere ben presente che, come qualsiasi altra azione effettuata sull’organismo, tale procedimento non è innocuo e, se non viene realizzato correttamente, può determinare esso stesso un disturbo o non migliorare la patologia esistente.
Come noto, in letteratura è stata descritta l’insorgenza di patologie autoimmuni poco tempo dopo l’estrazione di un ottavo. Pertanto ciò va fatto solo quando si sia dimostrato che crei dei problemi, e in ogni caso vanno valutate le condizioni generali del paziente.
Se il test di EAV evidenzia dei valori alterati si deve innanzi tutto procedere ad una terapia sulla base di consigli dietetici, con l’omotossicologia, l’agopuntura o qualsiasi altro metodo che possa migliorare lo stato energetico del paziente. A questo punto il chirurgo dovrà decidere se si può procedere all’estrazione.
Nel caso si decida di estrarre più di un ottavo si deve procedere nel modo seguente:
Altro aspetto che si deve tenere presente in relazione al giorno in cui si procederà all’estrazione è la fase lunare. Per consentire una buona cicatrizzazione e minimizzare gli effetti collaterali questa deve essere in luna discendente, che corrisponde al momento in cui la luna è situata più in basso rispetto all’orizzonte. Questa fase non va confusa con la luna decrescente, che corrisponde al periodo in cui la luna passa da luna piena a luna nuova.
Se l’estrazione prevista è di un dente dell’arcata superiore, non si deve effettuare quando la luna è in ariete; se l’estrazione è in relazione all’arcata inferiore non si deve effettuare quando la luna è in toro e, dato che ci stiamo riferendo ai denti del giudizio e questi sono in relazione con il cuore, nemmeno quando la luna è nel segno del leone.
Non credo che nessuno di voi si sia scandalizzato per ciò che ho appena detto. Visitando la biblioteca dell’Università di Salamanca, una delle più antiche d’Europa, mi sorprese il vedere in un affresco del soffitto la rappresentazione dei segni dello zodiaco. E’ veramente un peccato che in nome di una scienza mal intesa il mondo vada perdendo una gran quantità di conoscenza che già aveva acquisito nei tempi passati. Come persone di scienza dobbiamo fare il possibile per costruire una scienza con coscienza.
La diagnosi va effettuata attraverso lo studio dell’ortopantomografia (nota anche come panoramica delle arcate dentarie) e tramite le misurazione effettuate con l’EAV. Potremo trovare valori alterati a livello del punto 2 del Vaso Linfatico in tutti i casi, oltre a valori alterati per ciò che riguarda i punti del Meridiano del Cuore, della Circolazione, dell’Endocrino, del Rene e del Vaso della Degenerazione Nervosa. E’ evidente che quanto più numerosi saranno i punti normalizzati dall’immissione della o delle fiale di “Weisheitzahn” nel circuito di misurazione, tanto più rilevante sarà il grado di disturbo causato dal focus.
Il trattamento deve essere sia pre che postoperatorio e deve adattarsi ad ogni singolo paziente in base alla propria sintomatologia. In ogni caso è sempre da consigliare l’uso di preparati quali Arnica Heel, Lymphomiosot, Coenzyme comp., Kieferostitis, Zahnsäckchen, Mandibola feti, Echinacea, Wobenzyme, infusioni di Vitamina C.
La terapia dovrà consistere in farmaci di drenaggio, nosodi e preparati d’organo che posono corrispondere alla sintomatologia locale della bocca ed alla sintomatologia relativa agli organi interessati. Dopo l’estrazione è bene procedere a sedute di neuralterapia, se possibile due volta a settimana per almeno due settimane.
Vado ora a presentare alcuni casi clinici che sono giunti alla mia osservazione:
Questa panoramica è quella di una donna di 44 anni che presentava dolore molto intenso all’emifaccia di sinistra, insonnia, tachicardia e crampi addominali. Al test EAV erano presenti valori instabili a livello dei Meridiani di Circolazione, Cuore ed Intestino Tenue. Si può notare come il dente 28 sia incluso.
La sintomatologia scomparve con l’estrazione di questo dente. Attualmente la paziente è ancora asintomatica.
In questa panoramica si nota l’inclusione dell’ottavo superiore destro, e come gli altri denti del giudizio occupino lo spazio retromolare. Si tratta di una donna di 23 anni che presenta amenorrea da sei anni. Al test di EAV si evidenziano valori elevati a livello del Vaso Linfatico e del Meridiano del Rene di destra.
Si procedette all’estrazione dei denti del giudizio secondo l’ordine descritto precedentemente (48,18, 38, 28). In seguito all’estrazione del dente 38 comparve la prima mestruazione dopo 6 anni. Il mese seguente, con l’estrazione del dente 28, nuova mestruazione. Da sei mesi il ciclo mestruale è regolare.
Questa radiografia, nella quale si vedono due denti del giudizio posti orizzontalmente sopra il nervo mandibolare, è di un paziente di 33 anni affetto da cefalea dall’età di 9 anni, che ha sofferto di otiti recidivanti in età pediatrica ed un altra importante riacutizzazione a 28 anni. Riferisce algie a livello del rachide cervicale, che si aggravano con il cambio del tempo, in situazioni di stress (l’aggravamento in relazione alle variazioni di pressione atmosferica è tipico dei campi di disturbo).
Il fatto che la cefalea ha avuto inizio in giovanissima età è perché i denti del giudizio iniziano la loro crescita attorno ai 7 anni, tanto che alcune patologie ad esso correlate possono iniziare proprio a tale età. E’ inoltre frequente registrare aggravamenti in relazione al periodo adolescenziale quando in genere erompono tali denti.
Il chirurgo maxillo-facciale aveva sconsigliato l’estrazione e per tale motivo non vi era stato miglioramento della sintomatologia. In questo paziente i valori al test di EAV mostravano irritazione a livello dei punti del Vaso Linfatico e della Degenerazione Nervosa. Quando visitai il paziente non vi erano valori alterati per ciò che concerne il Meridiano del Rene, al contrario di come ci si poteva attendere date le otiti recidivanti.
Questa è la panoramica di una paziente di 59 anni che presenta disturbi digestivi alti con senso di gonfiore, maldigestione, crampi. Si tratta di una paziente magra, che riferisce mancanza di energie, uno stato come di sopore, dolori ossei.
Si nota che il dente 48 preme sul nervo mandibolare e che vi è una cura canalare a carico del dente 15. Vi erano valori alterati a carico del Vaso Linfatico, del Meridiano dell’Intestino Tenue e del Meridiano del Rene. Il chirurgo maxillo-facciale ha controindicato l’estrazione del dente del giudizio per il rischio di lesionare il nervo. Intervenendo con modifiche a carico della dieta si è riusciti ad ottenere un miglioramento della sintomatologia, però non si può dire che la paziente stia del tutto bene.
In questa panoramica di una paziente di 26 anni si notano denti del giudizio nello spazio retromolare. Alla paziente era stata fatta diagnosi di endometriosi e non riusciva ad iniziare una gravidanza. Anche due inseminazioni artificiali non ebbero l’esito sperato. A questo punto si procedette all’estrazione dei denti del giudizio in quanto vi erano dei valori indicativi a livello del punto 2 del Vaso Linfatico.
Il dentista procedette alle estrazioni senza seguire l’ordine cui abbiamo fatto riferimento in precedenza. Venne estratto un ottavo al mese e, dopo l’estrazione del terzo, la paziente rimase incinta. Attualmente ha un bambino sano.
Per non essere accusata di provocare un’epidemia di estrazione dei denti del giudizio in Italia voglio mostrarvi la panoramica di una donna in gravidanza, la quale ha denti del giudizio nello spazio retromolare ed inoltre è portatrice del nono dente superiormente sia a destra che a sinistra. Non è rarissimo trovare pazienti con un nono odontone. I valori del Vaso Linfatico erano nella norma. Ancora una volta dobbiamo notare che non esistono regole, e che non esistono malattie, ma malati, e che ogni individuo rappresenta un sistema unico.
Ho visto molti casi in cui l’ottavo odontone costituiva un campo interferente. Talvolta ci si chiede, spesso senza risposta, quale sia la relazione con la patologia del paziente. Questa è la radiografia di un paziente con un granuloma a livello del dente 38, e con una parodontopatia. Il paziente è affetto da epatite C; si alimenta comunque in modo sano ed è vegetariano da circa 5 anni. Da un anno si è sviluppato un epatoma. Fino a che punto influisce la sua patologia odontoiatrica il relazione al problema epatico?
Ricordo un paziente, del quale non ho la panoramica, con denti del giudizio inferiori inclusi, al quale consigliai la loro estrazione, cosa che il paziente non volle fare per paura. Seppi poi dalla moglie che il paziente aveva avuto due infarti del miocardio e che aveva fatto un by-pass aorto-coronarico.
E’ evidente che non possiamo sapere se il paziente avrebbe avuto lo stesso gli eventi coronarici in caso di precedente estrazione dei denti del giudizio, e se li avrebbe avuti alla giovane età in cui si sono verificati. Però è abbastanza frequente il riscontro di denti del giudizio inclusi in pazienti che presentano un infarto del miocardio in giovane età.
Quando al dottor Adler si faceva notare che egli osservava tutte le patologie dal punto di vista dei campi interferenti, rispondeva che vi era un solo caso peggiore di questo atteggiamento, ed era quello di non tenere conto degli stessi campi interferenti.
Guarda il video Ernest Adler
Sintesi documentario Thalassa Televisione della Catalogna.
Fonte:
Articolo originale in spagnolo.
Sito web della Dott.ssa Montserrat Noguera – Medicina-Biologica.net
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