Dalle origini della vita il supercibo perfetto per una straordinaria vitalità fisica e mentale
I benefici nutrizionali delle alghe verdi azzurre
Dagli aztechi alle alghe Klamath
Le condizioni ambientali e climatiche in cui cresce l’Aphanizomenon del lago Klamath sono assolutamente uniche. Il Klamath è un lago praticamente incontaminato, incastonato in una regione vulcanica da cui riceve fiumi e ruscelli densi di materiale vulcanico, e con un fondo i cui depositi di minerali biodisponbili arrivano anche fino a 10 m. di altezza. Il Klamath fa parte di un’area naturale protetta. L’unica città si affaccia sull’estremo lembo meridionale del lago, e scarica in un canale che esce dal lago e va verso il mare. Il lago Klamath si trova su un altopiano a 1300 m. di altezza, in una zona predesertica. Il suo clima combina così ben 300 giorni di sole l’anno, con eccezionali opportunità fotosintetiche; e inverni freddi che costringono l’alga a produrre importantissimi acidi grassi essenziali Omega 3 e 6. Se a tutto ciò aggiungiamo il carattere primordiale della microalga, che raccoglie in sé caratteristiche sia vegetali che animali, si può ben comprendere la quasi perfezione del suo profilo nutrizionale
Il Crater Lake, lago del cratere, si è formato miracolosamente circa 7.000 anni fa per l’esplosione del monte Mazama. Oggi è uno dei principali Parchi nazionali americani. Le sue acque sono talmente pure che è possibile vedere una sonda anche fino a 70 m. di profondità (contro gli 8 – 12 m. dei laghi ordinari). Sono queste le acque che vanno a nutrire le alghe del lago Klamath.
Le microalghe verdiazzurre sono la prima forma di vita del pianeta e il fondamento di tutta la catena alimentare. Sono direttamente responsabili per oltre il 50% dell’ossigeno del pianeta, ed è soprattutto dalla loro presenza (o assenza) che dipende la fertilità dei terreni e degli alimenti che vi crescono. In passato erano una componente importante dell’alimentazione. I guerrieri aztechi attribuivano la loro leggendaria potenza alla spirulina che cresceva selvatica nel lago Texcoco. Purtroppo, tutte le fonti naturali di spirulina o di clorella sono state distrutte dall’inquinamento. Coltivate in stagni artificiali con l’aggiunta di fertilizzanti quelle microalghe, pur essendo dei buoni integratori naturali, sono solo la pallida ombra dei supercibi selvatici che furono. È per questo che la Klamath, l’ultima microalga selvatica commestibile, è la vera erede della spirulina selvatica dei guerrieri aztechi (e lo stress della vita moderna richiede un’energia da guerrieri!).
Le microalghe (nome botanico: Aphanizomenon flos aquae) sono un eccezionale supercibo anche grazie allo straordinario habitat in cui crescono. Il lago Klamath (Oregon, USA) è un lago di circa 250 km2, collocato a 1300 m. di altezza dentro una grande riserva naturale protetta, ed è abitato quasi esclusivamente dai milioni di uccelli migratori per cui il lago da sempre costituisce un fondamentale luogo di ferma. È l’unica area, assieme a certe zone dell’Alaska, ad ospitare una consistente popolazione di aquile calve, fantastici uccelli che possono vivere solo in ambienti incontaminati in assoluto. Circondato da catene di vulcani spenti, e sovrastato dal meraviglioso lago vulcanico Crater Lake, esso riceve da sempre acque purissime, ricche di minerali e vitalità. Grazie a un fondo di minerali biodisponibili che arriva fino a 10 metri di altezza, e a condizioni climatiche ideali (300 giorni di sole l’anno; inverni freddi che ne stimolano la produzione di importanti acidi grassi essenziali), il lago produce microalghe dal profilo nutrizionale perfetto.
Le microalghe verdi-azzurre sono la prima forma di vita del pianeta, e costituiscono la base di tutta la catena alimentare. Le loro proprietà nutrizionali e terapeutiche erano già conosciute da varie popolazioni sia orientali che occidentali.
Le verdi-azzurre sono considerate un importante rimedio nella medicina cinese, mentre è noto che la spirulina costituiva un alimento essenziale dei guerrieri aztechi. Per secoli la conoscenza di questo straordinario alimento si è persa, e solo negli ultimi decenni è riemersa. Nell’ambito di questo ritorno delle microalghe verdi-azzurre, che ha riguardato in particolare spirulina e clorella (coltivate soprattutto ad oriente), il continente americano ci ha donato la microalga del lago Klamath, che prende il nome dagli indiani Klamath, abitanti del sud dell’Oregon che già facevano uso di queste microalghe.
A differenza della altre microalghe, che ormai sono coltivate in stagni artificiali con l’aggiunta di fertilizzanti, le Klamath sono le uniche a nascere spontaneamente in un ambiente incontaminato e ricchissimo di minerali.
Grazie alle condizioni ideali in cui crescono selvatiche, le Klamath hanno una dotazione di minerali, vitamine, aminoacidi, antiossidanti e acidi grassi essenziali assolutamente unica. La perfetta sinergia del suo spettro nutrizionale le rende non solo un ottimo tonico ed energetico generale, ma un vero e proprio super-nutriceutico, come testimoniato da numerosissime testimonianze accumulate nel corso degli ultimi 20 anni, e come confermato ora da una serie di studi scientifici che ne iniziano a rivelare importantissime valenze terapeutiche, in particolare sul sistema immunitario, su quello neurocerebrale e sul metabolismo lipidico (colesterolo, trigliceridi).
Proprio per il suo carattere selvatico e primordiale, le qualità nutrizionali della Klamath sono davvero speciali:
Infine la Klamath ha una parete cellulare priva di cellulosa, che la rende completamente digeribile. Per questo, e per le proporzioni ottimali di tutti i suoi nutrienti, la Klamath è perfettamente assimilabile.
Perché le proprietà nutrizionali e la qualità energetica e vibrazionale della microalga restino integre e la verde-azzurra Klamath possa apportare appieno e realmente tutti i suoi benefici al consumatore, essa deve essere raccolta con cura e rispetto e trattata con metodi che non ne alterino o denaturino i nutrienti più vitali. Le Klamath di qualità superiore, insieme agli altri fattori nutrizionali primordiali, probiotici e enzimi, costituiscono un programma di riequilibrio nutrizionale-energetico ottimale e completo. La conoscenza e l’uso di essi da parte di un sempre maggior numero di persone rientra inoltre in un progetto di ampia portata per la salute e la crescita personale dei singoli e il recupero ambientale ed ecologico del pianeta.
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