Probabilmente sai già molto su questo argomento, comunque se questo articolo può mostrarti un differente aspetto di qualche piccolo particolare, sarò contento di averlo scritto, oltre ad essere già soddisfatto per il fatto di aver radunato le mie idee, per aver messo a posto un altro scaffale della mia mente.
Qualche settimana fa abbiamo cominciato a sentir parlare di “governo tecnico”. Con tale definizione si intende un governo costituito da tecnici e non da politici. In realtà in passato ci sono stati governi tecnici, ma c’erano tecnici che erano anche politici, forse più politici che tecnici.
Per formare tale governo la “scelta” è caduta su Mario Monti.
Ora è il Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana e contemporaneamente Ministro dell’Economia e delle Finanze.
Ma è anche presidente europeo della Commissione Trilaterale istituita da David Rockefeller e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg.
E’ stato international advisor per Goldman Sachs. Ha dato le dimissioni per evitare formalmente il conflitto di interessi dovendo assumere la carica di Presidente del Consiglio.
C’è anche dell’altro, ma la Trilaterale, il Gruppo Bilderberg, Goldman Sachs, (puoi trovare di tutto e di più mettendo i nomi di queste entità come parole chiavi nei motori di ricerca) sono referenze sufficienti per ritenere che Mario Monti possa essere un ambasciatore del NWO, Nuovo Ordine Mondiale.
Il presidente Giorgio Napolitano lo ha nominato Senatore a vita, il che gli da un ruolo politico dietro il quale può essere celato quello di emissario della finanza internazionale.
A cosa serve un governo tecnico?
La politica italiana è diventata una lotta continua per lo scettro del potere fra i vari partiti di destra e sinistra. Quando la sinistra è al governo, la destra fa di tutto per tirarla giù per prendere il suo posto, quando la destra è al governo, la sinistra fa di tutto per tirarla giù e prendere il suo posto.
Non c’è alcuna considerazione per la validità di un qualsiasi programma di governo, qualunque cosa che venga fatta, l’altra parte dice che non va bene, che è tutto sbagliato, che non funziona e crea il malcontento per cercare di ottenere poi le poltrone governative alle prossime elezioni.
I cittadini centrano ben poco. Non ti sei mai sentito impotente di fronte a scelte fatte da un governo, anche quando era quello che hai “eletto”?
Quando l’opposizione riesce a impedire che il governo possa attuare il suo programma creando continue seccature e malcontento sociale si raggiunge una posizione di stallo e per continuare ad andare avanti fino alla fine della legislatura invece che indire elezioni anticipate si mette insieme un governo con una leadership costituita da “tecnici”.
Una parte dei selezionati saranno graditi a uno schieramento e una parte all’altro. A quel punto le ostilità cessano, indipendentemente dal fatto che poi tale “governo tecnico” risolva le situazioni oppure no e la quiete dura fino alle prossime elezioni.
In realtà “governo tecnico” fa parte del linguaggio gergale politico, non ha una struttura codificata, un tecnico potrebbe anche essere un ingegnere che non sa costruire e non ha mai costruito un ponte, il requisito è che piaccia, di solito per il suo orientamento politico, alla parte che lo accetta.
Un governo tecnico in una situazione di “crisi”, (le crisi sono sempre indotte) serve per mettere in atto misure impopolari, che si possono riassumere in “prendere più soldi possibili dal portafoglio dei cittadini”, in forma diretta o indiretta, evitando che le proteste ricadano direttamente sui partiti, non avendo tale governo una collocazione in uno schieramento specifico.
Come siamo arrivati a questo
Ricordati una volta per tutte: non c’è differenza fra destra e sinistra e le relative formazioni annacquate di centrodestra e centrosinistra, sono le due facce della stessa medaglia.
A seconda del ceto sociale a cui appartieni, ti sei convinto che una parte piuttosto che l’altra stia facendo i tuoi interessi. Non li fa, non li ha mai fatti, se non a breve termine, quello che una parte o l’altra ha fatto è farci scivolare gradualmente nella situazione in cui ci troviamo oggi.
I nostri parlamentari sono anche persone poco intelligenti a dispetto dell’apparenza. Quasi tutti sono dotati di quell’intelligenza spicciola del furbo, che usa la destrezza necessaria per applicare vari meccanismi legali o quasi per arraffare nell’immediato più denaro pubblico possibile, vuoi servendo una lobby o l’altra o fornendo le dritte giuste al potente di turno, per poi ritirarsi in pensione dopo una legislatura, a meno che non renda di più mantenere un ruolo nel partito. Il tutto senza curarsi minimamente dei danni che arrecano ai cittadini, per esempio facendo approvare leggi che sono favorevoli a interessi particolari.
Non sono comunque dotati dell’integrità necessaria per governare un paese e dell’intelligenza che permette di vedere gli effetti a lungo termine delle singole azioni.
Sono il prodotto dell’attuale cultura degradata.
Dicendo che la politica tutta, nostrana e internazionale è asservita a coloro che gestiscono l’economia mondiale, non si hanno molte probabilità di sbagliare.
Il governo tecnico italiano 2011
In un paese fuori dall’Europa, in una situazione simile a quella nella quale ci troviamo, i partiti si accorderebbero per formare un governo tecnico di transizione o andrebbero direttamente alle elezioni e l’Europa non potrebbe intervenire o interferire non importa quale scelta faccia quel paese.
Questo governo tecnico attuale ha una caratteristica particolare. E’ un governo imposto da interessi internazionali. I “nostri” partiti non possono fare nulla se non affermare che quello che Monti sta facendo è necessario.
Appena messo in carica, si sono sprecati gli applausi bipartisan, prima ancora che abbia fatto qualcosa. E tutti ora dicono che quello che sta per fare è necessario. La Lega dice che non va bene, ma sembra più un espediente per acquisire consenso popolare, piuttosto che una vera presa di posizione.
Articolo Uno della Costituzione Italiana: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Il fatto che questo governo tecnico è stato instaurato da poteri esterni alla nazione significa che abbiamo perso la sovranità popolare.
Gente da fuori ci ha imposto chi ci deve governare. E’ un passo in avanti verso il nuovo ordine mondiale.
Il Fondo Monetario Internazionale, la Commissione Europea, la BCE hanno stabilito che l’Italia deve rimediare immediatamente alla sua situazione, in pratica ridurre i debiti (debiti in realtà fasulli, prodotti dal signoraggio, argomento che non viene discusso in questo articolo ma puoi documentarti facilmente anche su questo).
Per fare questo abbiamo quindi il “governo tecnico”, e il Presidente del Consiglio Mario Monti si accerterà che tutte le misure che proporrà vengano messe in atto al fine di ridurre il debito, per impedire allo stato italiano di fallire. E’ presumibile che tali misure vengano stabilite nelle sedi di quei gruppi privati che ho menzionato prima, in assoluta segretezza e che Mario Monti sia un esecutore di direttive formulate in quelle sedi. La cosa interessante è che Mario Monti definisce il suo operato e quello dei suoi ministri come “generosa disponibilità”, presentandosi come un benefattore.
L’Euro
La Germania e la Francia sono le teste di ponte della finanza internazionale mondiale in Europa.
Sarkozy e la Merch hanno fatto delle affermazioni avventate. Hanno detto, seppure con parole diverse e non esplicite, che se l’euro crolla ci sarà la guerra.
E’ una minaccia, come dire che quello che gli oligarchi della finanza mondiale non riusciranno a ottenere a spese di altri paesi membri con la speculazione finanziaria lo otterranno con le armi.
Questa minaccia, non so fino a che punto al momento attuabile, rivela però anche la loro paura. Se uno stato fallisce, esce dall’Euro e dall’Europa e se questo succede altri stati potrebbero decidere di uscire e questo rallenterebbe l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale che richiede la rinuncia della sovranità popolare di ogni singolo paese a favore di un governo unico.
Molti sono convinti che se non ci fosse stato l’euro saremmo diventati terzo mondo. La Danimarca per esempio, non è entrata nell’Europa eppure sta benissimo. La crescita economica in Italia si è fermata da quando siamo passati all’euro. Non ci abbiamo guadagnato assolutamente nulla, a parte gli speculatori.
Questo governo tecnico è qui solo per impedirci di fallire come stato e a rimanere in Europa ad oltranza e per farlo ci costringeranno a fare sacrifici, senza migliorare la nostra situazione reale, per raccogliere denaro per la BCE. Alla fine saremo più poveri di prima.
La Grecia si trova nella stessa situazione con un governo tecnico e un uomo dei banchieri internazionali come primo ministro. La Grecia si è fatta spennare a causa della corruzione nei ranghi governativi, si è presentata con un bilancio falsificato e quando Papandreou ha parlato di referendum lo hanno tirato giù al volo.
Ma perché l’Italia?
Le redini del mondo sono regolate dagli uomini del potere bancario internazionale. Sono possessori di un’informazione di valore inestimabile: sanno esattamente quanti soldi ha in tasca ogni essere umano al mondo.
Ogni gruppo bancario ha accesso ai database delle sue agenzie e quindi i banchieri internazionali sono in grado di sapere in che modo è distribuita la ricchezza del mondo.
Gli italiani, nonostante spesso piangano miseria, sono i più grandi risparmiatori d’Europa. I banchieri lo sanno che l’Italia è un mare pieno di pesci e che quando Monti tirerà su le reti la pesca sarà fruttuosa.
Ci sarebbe da parlare anche dell’European Stability Mechanism – Meccanismo Europeo di Stabilità – Fondo Salvastati e altri termini fantasiosi (ESM o MES), il tema articolo è stato sviluppato in questo articolo.
E per ora non c’è altro da dire se non di ponderare sul fatto se valga la pena di rimanere con l’euro.