Quando parliamo di schiavitù possono venirci in mente le navi dei negrieri che spingevano a bordo gli africani catturati e legati con pesanti catene di ferro, per poi essere venduti al mercato degli schiavi. Non è facile vedere la moderna schiavitù con le invisibili catene della vessazione perpetrata tramite politiche economiche speculative che estorcono denaro ai cittadini nella forma di contributi facendoli apparire come dovuti e necessari per il benessere del singolo cittadino.
Quello che sta succedendo è che ci stanno derubando e continueranno a farlo costringendoci a lavorare molto duramente con privazioni tali da farci scivolare in un tenore di vita al limite della mera sopravvivenza.
Ovviamente se permettiamo che tutto questo avvenga, non è inevitabile l’iscrizione nel libro mastro dei nuovi mercanti di schiavi.
Gli oligarchi temono moltissimo che uno stato membro dell’Eurozona possa uscirne e ritornare alla sua precedente moneta, nel nostro caso alla Lira.
Per impedire questo fanno di tutto perché uno stato non fallisca e continui a mantenere l’euro come sua moneta. Questa può essere una cosa buona, la ripresa dopo un fallimento di uno stato è sempre dura e traumatica, a meno che non comporti che i cittadini di quello stato debbano comunque fare sacrifici indicibili. Chi può dire che risalire la china dopo una crisi come questa rimanendo nell’euro non possa essere meglio risalirla ritornando alla gloriosa Lira?
Per prevenire questo, la cupola finanziaria ha ideato il MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità, un’istituzione che semplicemente aderendovi praticamente confermiamo che non lasceremo mai l’euro, costi quel che costi.
Se, per fare un esempio, una regione decidesse di disconoscere lo Stato Italiano e attuasse una secessione, verrebbe invasa dall’esercito e la legge marziale entrerebbe in vigore. Decidere di uscire dall’Eurozona in un futuro più o meno prossimo potrebbe comportare un simile scenario. Quando Sarkozy e la Merch affermano implicitamente che se l’euro crolla ci sarà la guerra, è questo che intendono.
Che cos’è il MES? Credo che possa rispondere meglio la definizione del suo scopo nel trattato che lo istituisce:
Lo scopo del MES è quello di mobilitare finanziamenti e fornire aiuti finanziari, sotto una stretta condizionalità di politica economica, a vantaggio dei Membri del MES che stanno sperimentando o sono minacciati da gravi problemi di finanziamento, se indispensabile per salvaguardare la stabilità finanziaria dell’Eurozona nel suo complesso. A tal fine, il MES ha il diritto di raccogliere fondi mediante emissione di strumenti finanziari o di stipulare accordi finanziari o di altro genere o accomodamenti con i Membri del MES, istituti finanziari o altri soggetti terzi.
La definizione “Fondo Salva Stati”, con cui ci si riferisce al MES, ha del grottesco. Di fatto li rovina, prosciuga le finanze dei cittadini degli stati che hanno aderito (hanno dovuto aderire) per dare gli “aiuti” agli stati in bancarotta, come la Grecia per esempio, perché non cadano fuori dall’eurozona rendendo evidente il fallimento dell’euro. L’euro non è la moneta europea, è una moneta sostenuta dall’asse franco germanico e ogni operazione riguardante l’euro tende a favorire maggiormente i due paesi dell’asse a discapito degli altri stati dell’eurozona.
La cosa è molto sottile in quanto i diritti che vengono concessi al MES hanno come controparte dei doveri per lo stato che riceve l’aiuto, aiuto fra l’altro che non può rifiutare, se non rivolgendosi alla Suprema Corte di Giustizia Europea. Infatti il MES è una istituzione che ha potere quasi assoluto. E questi doveri dello stato “aiutato” significano sempre sacrifici per i cittadini.
Aderendo al MES gli stati riducono ulteriormente la loro Sovranità Popolare in favore di quello che sta diventando un governo sovranazionale europeo che si sostituisce gradualmente in toto ai governi nazionali. Questo è quanto ha recentemente dichiarato come desiderabile Mario Monti in un suo discorso.
In pratica ogni volta che uno stato si trova in difficoltà, gli arrivano gli aiuti a condizione che tale stato rinunci a una parte di sovranità nazionale a favore di una maggiore ingerenza del governo europeo per consentire di effettuare gli interventi.
Il problema è che questo governo europeo è un ente di facciata dell’oligarchia della finanza mondiale, nel quale agiscono e operano emissari dei grandi interessi economici mondiali privati.
Di conseguenza ai governi nazionali ben si addice il titolo di governo fantoccio in quando diventano meri esecutori di direttive emesse dall’élite finanziaria.
I cittadini, almeno in teoria, eleggono i loro rappresentanti politici per chiedere che vengano fatte delle azioni, e il modo in cui farle, nel loro interesse. Quindi sono i mandanti di ciò che viene fatto e come viene fatto per amministrare lo stato.
Nell’istituzione del MES i cittadini non hanno titolo alcuno, è una imposizione da organizzazioni e ristretti circoli elitari privati, con il beneplacito dei politici che danno il consenso tradendo i loro mandatari, cioè noi. Infatti la stragrande maggioranza dei cittadini non sa nulla del MES.
Lo scopo reale di questo Meccanismo Europeo di Stabilità è salvaguardare i profitti degli speculatori del mondo bancario internazionale caricando forzatamente l’onere delle perdite sui cittadini.
Per fare un esempio, se tu compri delle azioni di una società e il valore di tali azioni scende, non puoi fare altro che assorbire la perdita. Puoi solo sperare che quell’azienda rifiorisca e che le sue azioni aumentino quindi di valore.
Come tu puoi comprare le azioni di una azienda o dei titoli di stato, i grandi speculatori acquistano titoli di stato per miliardi di euro e se l’economia di quello stato va in crisi, il valore di quei titoli diminuisce, se poi andasse in bancarotta perderebbero tutto l’investimento e a loro non rimarrebbe altro che prenderne atto e assorbire tale perdita.
Per evitare questo hanno ideato e realizzato il MES, una istituzione che dà gli aiuti finanziari a quello stato in difficoltà per coprire i debiti con gli speculatori, obbligandolo poi a restituire il prestito. Lo stato sarà costretto a privatizzare aziende pubbliche, immobili e altre parti del patrimonio pubblico, a fare tagli della spesa pubblica, oltre ad aumentare o inventare nuove tasse per recuperare il denaro per onorare il prestito. In definitiva le perdite dei grandi speculatori vengono assorbite dai cittadini e non dagli speculatori stessi, come sarebbe invece corretto secondo la logica del mercato azionario.
Mario Monti sta già facendo qualcosa di simile, raccattando denaro a miliardi con tagli e tasse. Non c’era bisogno di lui per far questo, sono stati ben bravi i governi passati di entrambi gli schieramenti a fare le stesse cose. La differenza semmai sta nel fatto che questi capitali andranno legalmente all’estero nelle mani di Goldman Sachs & C & Affini.
Il MES, da approvare entro il 31 Dicembre 2011, sarà amministrato da un rappresentante di ogni stato dell’Eurozona, e questo rappresentante deve essere il Ministro delle Finanze, al quale viene conferito il titolo di Governatore. Secondo l’Articolo 5:
ARTICOLO 5
Consiglio dei Governatori
Ogni Membro del MES nomina un Governatore e un Vice Governatore. Tali nomine sono revocabili in qualsiasi momento. Il Governatore sarà un Membro del governo di tale Stato Membro del MES di cui ha la responsabilità per le finanze. Il Vice Governatore avrà pieni poteri di agire per conto del Governatore quando questi non è presente.
Guarda “caso”, Mario Monti, oltre ad essere Presidente del consiglio, è anche il Ministro delle Finanze e diventerà quindi anche uno dei Governatori del MES. E’ anche un motivo per cui entrambi gli schieramenti hanno deciso di non indire elezioni anticipate ma di optare per un governo tecnico, indipendentemente dal chiasso da pollaio fatto in precedenza.
La prima cosa che il MES farà sarà di istituire un fondo di 700 miliardi di euro, e ogni stato dovrà mettere la sua quota, l’Italia esattamente 125.395.900.000 di euro! Questa quota dovrà essere pagata, entro sette giorni da quando il MES lo richiederà, e potrà essere aumentata quando e di quanto verrà ritenuto necessario. Uno stato membro non potrà uscire dal MES. E tante altre belle cosucce ben descritte nel trattato.
Una delle cose interessanti sono gli articoli che trattano l’immunità e la segretezza. Tutti, Governatori, Amministratori, e tutto lo staff giù fino al ragazzo delle fotocopie hanno l’immunità assoluta. Tutti i documenti e gli archivi sono segreti e inviolabili, e il MES non ha bisogno di alcun permesso, autorizzazione, riconoscimento o licenza per agire. E saranno esenti da imposte. Dall’Articolo 30 e 31:
ARTICOLO 30
Immunità delle persone
Nell’interesse del MES, il Presidente del Consiglio dei Governatori, Governatori, Vice Governatori, Direttori, Vice Direttori, così come l’Amministratore Delegato e altri Membri dello staff sono immuni da procedimenti legali in relazione ad atti da essi compiuti in veste ufficiale e godono dell’inviolabilità per le loro carte e documenti ufficiali.
ARTICOLO 31
Esenzione dalle imposte
Nell’ambito delle sue attività ufficiali, il MES, il suo patrimonio, reddito, proprietà e le sue operazioni e transazioni autorizzate dal presente Trattato sono esenti da qualsiasi imposta diretta.
Tutto questo al di sopra della giurisdizione di qualsiasi stato Membro del MES.
Questo significa che se il Governatore nonché Ministro delle Finanze Mario Monti, e così tutti gli altri Governatori, dovesse commettere qualsiasi atto compromettente, essendo difficile scindere quali azioni appartengano prettamente al MES e quali no, nessuno potrà agire nei suoi confronti.
Questa operazione geopolitica è standardizzata. Ciò che sta avvenendo in Italia sta avvenendo anche in Grecia e avverrà poi in tutti gli altri paesi europei. Il programma di transizione al Nuovo Ordine Mondiale è già ben avviato.
Ho tradotto il trattato per l’istituzione del MES, sono 55 pagine con poco testo per pagina, replicano fedelmente il documento originale in inglese. Sforzati di leggerlo tutto anche se ha dei punti che possono essere noiosi, per cogliere interamente il vero intento di tale trattato. Conoscere come stanno le cose è il primo passo per risolvere i problemi.
Conosco poco e non mi piace il politichese-legalese-burocratese, e quindi ci saranno senz’altro degli errori nella traduzione del documento, te ne sarò grado se potendoli correggere me li segnalassi per rendere il documento il più possibile scorrevole.
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