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Monsanto sta comprando gli ambientalisti?

A fine ‘800 e a inizio ‘900 quelle che poi diventarono le multinazionali della chimica e del farmaco pare che facessero sparire i loro oppositori.

Un medico che curava senza farmaci, o non si atteneva ai protocolli, stranamente aveva un incidente o spariva senza lasciar traccia. Altri tempi, oggi non si ricorre più a tali metodi, che oltre ad essere deprecabili possono creare martiri e fare continuare l’opposizione invece che fermarla.

Parte del mio addestramento comprendeva lo studio dell’opera di Sun Tzu, “L’Arte della Guerra”. Il modo migliore di vincere il nemico è quello di renderlo partecipe del tuo mondo, delle tue ricchezze, dei tuoi beni. A quel punto i confini non esisteranno più, e il suo territorio farà parte del tuo, insieme alle sue ricchezze e i suoi beni, un’annessione senza colpo ferire.

Che sia la nuova strategia usata dalle multinazionali?

A quanto pare Mark Lynas, che una volta combatteva fianco a fianco con Greenpeace, ha sposato il credo di Monsanto e affini. Viene da chiedersi se sia stato comprato dall’industria della biotech, dato il suo voltafaccia totale e senza riserve.

Il 29 Aprile 2013 Mark Lynas ha fatto il discorso che segue al College of Agriculture and Life Sciences (50th Anniversary Celebration), and the Atkinson Center for a Sustainable Future, Cornell University

I commenti fra le parentesi quadre sono miei. Alla fine dell’articolo, che è un estratto dell’originale, trovi il link dell’articolo integrale (in inglese).

Il discorso di Mark Lynas

Credo che la polemica sugli OGM rappresenti uno dei più grandi errori di comunicazione della scienza degli ultimi cinquantanni. Milioni, forse miliardi, di persone sono arrivate a credere a ciò che è essenzialmente una teoria della cospirazione che genera paura e incomprensione di tutta una classe di tecnologie su scala globale senza precedenti.

Ciò conta enormemente perché queste tecnologie – in particolare i vari usi di biologia molecolare per aumentare il potenziale delle piante da coltivazione – sono chiaramente alcuni dei nostri più importanti strumenti per affrontare la sicurezza alimentare e il futuro cambiamento ambientale.

Io sono uno storico, e la storia sicuramente ci offre, dai processi alle streghe fino all’eugenetica, numerosi esempi di come, quando l’incomprensione del pubblico e la superstizione si diffondono riguardo a un argomento, politiche irrazionali sono conseguenza inevitabile, e il risultato è un grave danno fatto alla vita delle persone.

Questo è quanto è successo con la paura alimentare degli OGM in Europa, Africa e molte altre parti del mondo. Permettere agli attivisti anti-OGM di dettare politiche sulle biotecnologie è come mettere gli omeopati come responsabili del servizio sanitario, o chiedere agli attivisti anti-vaccinazioni di prendere l’iniziativa di sradicare la polio.

[Magari! Se a occuparsene fossero gli attivisti anti-vaccinazioni e gli omeopati avremmo un mondo migliore.]

Credo che sia giunto il momento per tutti di prendere l’impegno di dare priorità al metodo scientifico e a politiche basate sull’evidenza, di respingere decisamente la teoria del complotto anti-OGM e di lavorare insieme per cominciare a riparare il danno che ha causato durante l’ultimo decennio e mezzo.

A titolo personale, lasciatemi spiegare perché io sono qui a dire questo. Credetemi, io preferirei di gran lunga vivere una vita più tranquilla. Tuttavia, dopo le mie scuse per il mio ex attivismo anti-OGM al mio discorso dello scorso gennaio a Oxford, sono stato oggetto di una campagna coordinata di intimidazione e di odio, soprattutto via Internet.

Anche quando ero a scuola non mi arrendevo ai bulli, e alla veneranda età di 40 sono anche meno incline a farlo ora. Inoltre, sono stato incoraggiato per e-mail e altre forme di sostegno da parte di scienziati di fama mondiale che sono esperti su questo tema, e che mi hanno detto tutti praticamente la stessa cosa: “Ricevi minacce per posta? Benvenuto nel mio mondo!”

Penso che questi scienziati siano gli eroi non celebrati di questa saga. Portavano avanti con il loro importante lavoro cercando di anno in anno di lottare contro la crescente ondata di disinformazione, [l’esatto contrario, sono gli scienziati prezzolati che diffondono la disinformazione] mentre persone come me cercavano a ogni occasione di sminuire e invalidare. Non voglio citare nomi, ma loro sanno che mi sto riferendo a loro. Alcuni di loro sono qui oggi, e vorrei dare loro i miei più sentiti ringraziamenti.

Quindi per me questa è una questione morale. Aver contribuito a promuovere notizie allarmistiche infondate nelle prime fasi del movimento anti-OGM a metà degli anni ’90 è il motivo per cui ora mi sento in dovere di parlare contro il movimento. Ho la responsabilità personale di distruggere questi miti perché sono stato assolutamente complice nella loro promozione iniziale.

Il mio attivismo, che al tempo erroneamente ritenevo “ambientalista”, ha fatto un danno reale nel mondo. Per me quindi scusarmi è solo l’inizio. Ora sono convinto che molte persone sono morte inutilmente a causa di errori che noi del movimento ambientalista collettivamente abbiamo commesso promuovendo la paura per gli OGM. Con questo sulla coscienza, chiedere scusa per poi passare oltre non è sufficiente. Bisogna anche che faccia qualcosa.

A seguito di un decennio e mezzo di ricerca scientifica, penso che possiamo ora dire con assoluta certezza che i principi fondamentali del movimento anti-OGM di fatto non erano solo sbagliati, ma in gran parte l’esatto opposto della verità.

Questo è il motivo per cui io uso il termine “teoria del complotto”. Le idee populiste riguardo alle cospirazioni non nascono spontaneamente in un vuoto politico e storico. Emergono quando potenti narrazioni ideologiche si scontrano con i più importanti eventi mondiali, rare occasioni in cui anche un piccolo numero di attivisti dedicati sono in grado di creare un cambiamento duraturo nella coscienza pubblica.

Nel 1960 le teorie cospirative circa l’assassinio di Kennedy riflettevano il sentimento profondo che ci fossero persone indistinte in alto nella CIA e nel governo che stavano sovvertendo la democrazia, e combattendo la guerra fredda con mezzi subdoli e micidiali. Più di recente, le teorie cospirative dell’11 settembre riflettono l’odio che molti appartenenti a schieramenti politici di sinistra avevano nei confronti dell’Amministrazione Bush. [E’ incredibile, ha fatto sue le versioni menzognere del mainstream degli eventi più importanti. La “conversione” sembra completa!]

Teorie del complotto di successo possono fare danni reali. In Nigeria la teoria del complotto islamico contro la campagna di vaccinazione antipolio ha portato alla risorgere di una epidemia di poliomielite, che poi si è diffusa in altri 20 paesi proprio quando la malattia era sul punto di essere completamente debellata.

[Sappiamo già con prove inequivocabili che i vaccini creano la malattia. Poi quando si sospende la vaccinazione è facile dire che si stava estinguendo, e dare la colpa dell’epidemia a questo, quando invece è il risultato tardivo delle vaccinazioni praticate.]

In Sud Africa, durante la presidenza di Thabo Mbeki il mito negazionista dell’HIV / AIDS è diventato politica ufficiale del governo, proprio come il mito negazionista anti-OGM è la politica ufficiale dell’Unione Europea di oggi. Il risultato in Sud Africa è stato che a centinaia di migliaia di persone sono state negate trattamenti salvavita anti-retrovirali e sono morte inutilmente. [Sappiamo anche, con tanto di prove, che le case farmaceutiche hanno sperimentato i loro “vaccini per l’AIDS” in Africa, certi di passarla liscia]

La campagna anti-OGM ha indubbiamente portato a morti inutili. Il miglior esempio documentato, che si articola in dettaglio da Robert Paarlberg nel suo libro “Starved for Science”, è il rifiuto del governo dello Zambia di permettere alla sua popolazione affamata di mangiare mais OGM importati nel corso di una grave carestia nel 2002.

Migliaia sono morti perché il Presidente dello Zambia ha creduto alle menzogne dei gruppi ambientalisti occidentali che il mais geneticamente modificato fornito dal Programma Alimentare Mondiale era in qualche modo velenoso. Non ho ancora sentito le scuse da nessuno dei gruppi occidentali responsabili per il loro ruolo in questa atrocità umanitaria.

Il gruppo Amici della Terra è uno dei responsabili, e nota che non solo non hanno mai porto le loro scuse, ma Amici della Terra Europa ancora sta promuovendo attivamente il negazionismo OGM nell’Unione europea in una nuova campagna chiamata Stop the Crop. Controlla il loro video su Youtube per vedere come non hanno imparato nulla in dieci anni.

[Tonnellate di mais non OGM sono state lasciate marcire e poi usate come concime invece che fornirlo come aiuto alle popolazioni sofferenti. Il ricatto consiste in: “O ti prendi questo mais OGM, o niente!”]

Un altro esempio ben noto è quello del Golden Rice, geneticamente modificato per contenere alti livelli di beta-carotene, al fine di compensare la carenza di vitamina A che uccide centinaia di migliaia di bambini in tutto il mondo e ne rende ciechi molti di più ogni anno. Uno studio sulle prospettive per il Golden Rice in India, ha scoperto che i danni causati dalla carenza di vitamina A potrebbe essere ridotto del 60%, salvando 1.400.000 vite ogni anno.

Qui le azioni di Greenpeace intense a ostacolare l’uso del Golden Rice per affrontare le carenze di micronutrienti nei bambini equivalgono per morale e effetti pratici a quelle dei mullah nigeriani che predicavano contro il vaccino antipolio – perché intese a bloccare una tecnologia salvavita unicamente per lusingare il proprio fanatismo.

Credo che questa campagna sia vergognosa e ha portato discredito a tutto il movimento ambientalista, con conseguenze dannose per il lavoro molto utile che molti ambientalisti fanno. La campagna di Greenpeace contro il Golden Rice arricchito di vitamina A dovrebbe pertanto essere annullata, e rivolgo un appello a tutti gli appartenenti alla lobby di Greenpeace che hanno a cuore la salute dei bambini che la richiesta venga immediatamente soddisfatta e senza indugio. [Le associazioni umanitarie sono decenni che chiedono flaconi di Vit A che costa pochissimo, con pochi centesimi veramente salvi gli occhi a più bambini, ma non la forniscono. Se la vuoi la devi prendere tramite il riso OGM. E usano questo per diffamare gli attivisti anti-OGM.]

La campagna anti-OGM non ha nemmeno il beneficio di coerenza intellettuale. Se veramente pensi che le colture biotecnologiche resistenti agli erbicidi sono un complotto malvagio della Monsanto per ottenere il monopolio mondiale delle risorse alimentari, perché ti opponi anche a tutte le altre applicazioni non brevettate e open-source di biotecnologie, che non hanno nulla a che fare con la Monsanto, apparentemente senza eccezione? Questo è come essere contro tutti i software di computer perché sei contrario alla posizione dominante di Microsoft Office.

Su una base logica solo una valutazione caso per caso avrebbe senso per decidere come qualsiasi tecnologia potrebbe essere meglio applicata. Quindi, se si pensa che il mais Bt sia un male per gli agricoltori statunitensi, nonostante tutte le prove del contrario, non non significa necessariamente che si debba anche vietare la papaia resistente ai virus, o opporsi a una patata resistente alla peronospora in Irlanda. [Qui si sta arrampicando sui vetri, il problema non è il singolo caso, ma è costituito dagli OGM in generare, che sia papaya o patata]

Questo è importante oggi più che mai, perché stiamo entrando in un’epoca di sempre più minacciosa scarsità ecologica. Il pianeta sta cominciando a muoversi al di là dei limiti delle temperature stabili che abbiamo goduto per 10.000 anni, sta sopraggiungendo un’epoca di instabilità e di rapidi cambiamenti.

Nel giro di un anno da oggi, le concentrazioni di CO2 a livello mondiale supererà il limite cruciale delle 400 parti per milione, che segna un cambiamento nella chimica atmosferica che non ha precedenti per almeno 3 milioni di anni.

Inoltre, ora siamo su un percorso globale delle emissioni che ci mette sul sentiero dei 4-5 gradi Celsius in più di riscaldamento entro il 2100, una trasformazione che lascerà questo pianeta appena riconoscibile e molto più ostile alla vita umana e altro.

Ma che dire di tutti quelli che dicono che il riscaldamento globale è una bufala, un prodotto di migliaia di scienziati che cospirano con i governi e le Nazioni Unite per falsificare i dati delle temperatura e inaugurare una nuova era del socialismo mondiale?

Beh, ho passato più di un decennio a discutere con gli scettici del clima, e alla fine sono giunto a un’unica e inattaccabile conclusione: che se la stragrande maggioranza degli esperti dicono che una cosa è vera, allora qualsiasi non-esperto intelligente dovrebbe supporre che probabilmente hanno ragione. [Questa è la prova maggiore della sua falsa conversione. In pratica dice che se la maggior parte di un gruppo afferma che una cosa è vera, se sei intelligente devi ammettere che è vera. Meno male che ha aggiunto “probabilmente”. Proprio come quando la maggior parte dell’Alto Clero diceva che la terra era piatta e il sole le girava intorno, e bruciava chi diceva il contrario.]

“La scienza è abbastanza chiara: il miglioramento delle colture dalle moderne tecniche molecolari delle biotecnologie è sicuro … L’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’American Medical Association, l’US National Academy of Sciences, la British Royal Society, [Non mi sembra vero che possa citare tali organizzazioni come garanzia di correttezza e verità!] e di ogni altra organizzazione rispettata che ha esaminato le prove sono giunte alla stessa conclusione: consumare alimenti contenenti ingredienti derivati da colture geneticamente modificate non è più rischioso di consumare gli stessi alimenti che contengono ingredienti provenienti da colture modificate con tecniche convenzionali di miglioramento delle piante “.

Quindi, il mio suggerimento è che oggi una posizione di base ragionevole per gli ambientalisti e in effetti per tutti è quello di accettare la scienza del consenso in entrambe queste aree. Invece, si ha lo spettacolo poco edificante dei cosiddetti gruppi verdi come la Union of Concerned Scientists che strenuamente difendono la scienza del consenso nel settore dei cambiamenti climatici, mentre gli stessi hanno deciso di minarla nel settore delle biotecnologie.

Significativamente, l’UCS utilizza le stesse tecniche degli scettici del clima nella sua campagna duratura e sorprendentemente non scientifica contro gli OGM: emette rapporti impressionanti sulla base strategica delle evidenze aneddotiche che fanno solo riferimento ai suoi alleati ideologici in una sorta di epistemologia a circuito chiuso, spinge il punto di vista di una piccola minoranza di dati raccolti da pseudo-esperti, e cerca di catturare e controllare l’agenda politica pubblica per far valere i propri pregiudizi di lunga data.

Molti dei negazionisti più influenti come quelle alla Union of Concerned Scientists appaiono esperti, anzi possono anche essere esperti. Richard Dawkins, un professore di geologia, che ha tenuto conferenze e pubblicato articoli sulla stratigrafia in cento milioni di anni, le rocce e allo stesso tempo davvero credeva che il mondo esistesse solo da 6.000 anni. La sua convinzione religiosa preesistente semplicemente ha sopraffatto la sua formazione scientifica basata sull’evidenza. [Riportare tali esempi di per tentare di invalidare gli attivisti mi pare davvero l’ultima spiaggia. Non siamo fanatici religiosi che fanno riferimento alla bibbia per raccogliere evidenze dei danni degli OGM]

Se vogliamo conservare una parvenza di biodiversità attuale su questo pianeta, per esempio, è urgente ridurre la conversione di foresta pluviale e di altre aree sensibili in terreni agricoli.

È per questo che l’agricoltura biologica è in un vicolo cieco: è drammaticamente meno efficiente in termini di uso del suolo, in modo probabilmente porta a tassi più elevati di perdita di biodiversità globale. I produttori biologici dovrebbero essere giuridicamente vincolati a indicare sulle etichette l’efficienza complessiva del territorio dei loro prodotti. Sono sempre tutti a favore dell’etichettatura dei prodotti alimentari quando si tratta di qualcosa di importante che il consumatore dovrebbe avere il diritto di sapere.

Naturalmente l’agricoltura convenzionale ha carenze ambientali ben documentate ed è importante, non ultimo dei quali è l’uso massiccio di fertilizzanti agricoli che sta distruggendo fiume e l’ambiente biologico degli oceani di tutto il mondo. Ma il rovescio della medaglia è che l’uso estremamente efficiente di agricoltura intensiva della terra è al contrario di grande beneficio ecologico.

Ad esempio, se avessimo cercato di produrre con la resa attuale utilizzando le tecnologie del 1960 – in gran parte con agricoltura biologica in altre parole – avremmo dovuto coltivare altri 3 miliardi di ettari, l’area di due Sud America.

Non possiamo permetterci il lusso di sistemi agricoli utopistici ma inefficienti come quelli biologici perché il pianeta è già arrivato al limite in termini di terra e acqua. La nostra unica opzione è quindi quello di imparare a fare di più con meno. Questo è noto come intensificazione sostenibile – si tratta di migliorare l’efficienza delle nostre risorse sempre più ecologicamente scarse. [Quindi la sua proposta per risolvere il problema è la coltivazione intensiva con gli OGM. La foresta pluviale è stata distrutta dal cartello della soia che sta coltivando milioni di ettari di soia OGM destinati agli allevamenti intensivi di bovini e suini]

[Questa che segue è una sua lunga premessa per arrivare a dire che gli OGM sono la soluzione per la fame nel mondo…]

Ma ricordate, tutto sta cambiando. La domanda di alimenti è inevitabilmente alle stelle in questo ultimo mezzo secolo a causa delle pressioni della crescita della popolazione e dello sviluppo economico. Abbiamo bisogno di aumentare la produzione alimentare sostenibile [OGM-sostenibile?]di almeno il 100% entro il 2050 per nutrire una popolazione mondiale più grande e sempre più ricca.

Anche se stiamo sicuramente andando verso i 9 miliardi di persone entro la metà del secolo, non è perché la gente nei paesi poveri continua ad avere troppi bambini. La ragione principale è che i bambini che nascono oggi hanno molte più probabilità di sopravvivere, e diventano a loro volta genitori.

E’ un fatto poco noto che il tasso di fertilità medio globale ora è a circa 2,4, non molto al di sopra del naturale di 2.1. Quindi praticamente tutto l’aumento della crescita della popolazione al 2050 verrà da più bambini sopravvissuti fino all’età adulta.

E questa è sicuramente una buona cosa. I tassi di mortalità infantile nei paesi in via di sviluppo continuano a precipitare grazie a una migliore assistenza sanitaria, l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici, e tutti gli altri benefici che il mondo moderno può e deve portare a tutti.

Non c’è dubbio che, come tutti voi, voglio anche vedere la fine del flagello della fame che colpisce oggi più persone come non mai prima nella storia. E’ sicuramente un abominio che nel 2013 tutti noi ogni sera possiamo dormire tranquillamente sapendo che altri 900 milioni di persone soffrono la fame.

Questa piaga colpisce i bambini in modo sproporzionato – un terzo dei decessi infantili sono imputabili alla malnutrizione. [Malnutrizione derivata dal consumo esclusivo di farine OGM degli aiuti internazionali]Tra coloro che sopravvivono, carenze di nutrienti come ferro, zinco e vitamina A possono portare alla compromissione delle facoltà cognitive e altri problemi di salute, riducendo la qualità della vita di un bambino per il suo intero futuro.

E’ un luogo comune dire che la gente ha fame non perché c’è una carenza globale di cibo in senso assoluto, ma perché sono troppo poveri per permettersi di mangiare. Ma è un errore pericoloso suggerire pertanto che, dato che il mondo dispone di cibo sufficiente, dobbiamo quindi opporci agli sforzi di migliorare la produttività agricola nei paesi con insufficienza alimentare.

In realtà probabilmente il modo migliore per affrontare la povertà rurale è quello di garantire che gli agricoltori in tutto il mondo godano di raccolti più affidabili e sempre più produttivi. Ciò consentirà loro sia di sfamare le proprie famiglie e di generare un surplus da vendere con profitto così i loro bambini possono andare a scuola. [Mi ricorda le favole che ci facevano leggere alle elementari!]

È la modificazione genetica una pallottola d’argento per raggiungere questo obiettivo? Certamente no. Non può costruire strade migliori o scacciare funzionari corrotti. Ma non vale almeno la pena di provare semi che sicuramente garantiscono alti livelli di nutrizione, che proteggono la pianta dai parassiti senza la necessità di input chimici costosi, e che hanno una maggiore capacità di recupero e resa durante gli anni di siccità?

E le prove del mondo reale finora sono motivo di ottimismo. L’uso di cotone Bt in Cina ha dimostrato di migliorare notevolmente la biodiversità, a differenza di insetticidi ad ampio spettro che uccidono tutto, parassiti e predatori simili. La proteina Bt riguarda solo gli insetti che perforano il raccolto, è completamente sicura per noi, e ha portato a una riduzione del 60% degli insetticidi in Cina e il 40% in India il cotone. [Le percentuali non sono documentate e il mercato dei pesticidi in Cina e in India non ha subito alcuna flessione, è davvero magico!]

L’introduzione della melanzana Bt in India, un progetto portato avanti con dedizione da persone che io conosco qui alla Cornell, avrebbe ridotto drasticamente gli avvelenamenti da insetticidi associati a tale coltura, purtroppo gli attivisti anti-OGM in India sono riusciti a impedire il suo utilizzo.

Dal punto di vista scientifico l’India oggi sembra che cammini sulla lama del rasoio, con una lobby rumorosa che sta spingendo il tradizionalismo medioevale che è sul punto di catturare in modo permanente l’intera agenda politica e giuridica. Se ci riusciranno, centinaia di milioni di indiani ne faranno le spese.

[L’articolo continua dicendo quanto male stanno facendo gli anti-OGM in Africa ecc. ecc.]

La Bill e Melinda Gates Foundation sta mettendo cospicui finanziamenti in questi sforzi – come il miglioramento del mais per i terreni africani più poveri, un progetto che sta cercando di ottenere un aumento della produzione del 50%, anche dove il fertilizzante non è disponibile o l’agricoltore non può permettersi di comprarlo.

[Bill Gates, che sta facendo vaccinare i bambini di tutta l’Africa!]

C’è anche il partenariato pubblico-privato denominata Water Efficient Maize for Africa, che sta utilizzando la biotech per produrre mais siccità-tollerante specificamente per i piccoli agricoltori africani di fronte alle sfide del cambiamento climatico. C’è il riso C4, con l’obiettivo di migliorare la capacità fotosintetica del riso e aumentare in tal modo notevolmente le rese.

Un altro progetto finanziato dalla Gates ha sede presso il John Innes Centre nel Regno Unito e si propone entro il 2017 di avere colture di cereali che fissano il loro azoto disponibile per gli agricoltori dell’Africa sub-sahariana. L’elenco potrebbe continuare: ci sono le banane biofortificate in Africa orientale, e la manioca con aggiunta di ferro, proteine e vitamina A in Nigeria e altrove.

E, naturalmente, la tecnologia transgenica focalizzata sulla resistenza alla ruggine del grano a livello molecolare per scongiurare la minaccia di una pandemia globale che altrimenti potrebbe minacciare uno dei più importanti alimenti di base dell’umanità.

Ma se gli attivisti avranno la meglio, nessuna di queste sementi migliorate potrà mai lasciare il laboratorio. E questo mi porta, in via di conclusione, alla natura essenzialmente autoritaria del progetto anti-OGM.

Tutti questi attivisti, sorprendentemente pochi, fra i quali ci sono anche piccoli agricoltori in Africa o in India, pretendono di sapere esattamente quali semi per gli agricoltori dei paesi in via di sviluppo dovrebbero essere autorizzati alla coltivazione. Quelli che non sono ideologicamente approvati dagli attivisti sedicenti devono essere vietati per sempre.

L’ironia della sorte è che gli attivisti prevalentemente di sinistra, che si suppone siano così preoccupati per il potere delle imprese, sono determinati a negare il diritto di scegliere alle persone più impotenti nel mondo – gli agricoltori nei paesi in via di sviluppo. In realtà, questa è più che semplice ironia – è crudeltà. Ed è una crudeltà che deve essere fermata, e essere fermata ora.

HG Wells è spesso citato dicendo che la civiltà è una gara tra l’educazione e la catastrofe. Il giornalista del New Yorker Michael Specter, che ha scritto un grande libro sul movimento anti-scienza chiamato “Negazionismo”, aggiorna questo, scrivendo che la civiltà è una gara tra l’innovazione e la catastrofe.

Questo è sicuramente più vero che mai oggi, la civiltà è realmente minacciata dalle catastrofi sia del cambiamento climatico che della scarsità ecologica in collisione con una sempre maggiore domanda di cibo da parte di una popolazione sempre più grande e più ricca.

La soluzione è sempre la stessa – innovazione – la capacità unicamente umana di produrre nuovi strumenti che ha salvato la nostra specie così tante volte prima di apparentemente inevitabili crolli malthusiani. Pertanto se rifiutiamo l’innovazione ora, la catastrofe più grande di tutti i tempi non solo è probabile, ma inevitabile.

Questo era infatti il monito che il grande Norman Borlaug ci ha lasciato prima di morire. Per citare:

“Se gli oppositori riuscissero a fermare la biotecnologia agricola, potrebbero in realtà far succedere le carestie e la crisi della biodiversità globale che hanno predetto per quasi 40 anni.”

Alla fine il solo modo in cui le teorie della cospirazione muoiono definitivamente è perché sempre più persone cominciano a svegliarsi nel mondo reale e le rifiutano. Allora forse si arriva a un punto di svolta in cui ciò che una volta era stato accettato come saggezza viene visto sempre più come l’insensatezza che è sempre stata.

Credo – spero – che siamo vicini a questo punto di non ritorno oggi. E ora, con solo una piccola spinta in più, tutti noi possiamo partecipare gettando il negazionismo anti-OGM nella pattumiera della storia a cui appartiene.

  • Fonte:http://www.marklynas.org/2013/04/time-to-call-out-the-anti-gmo-conspiracy-theory/
Luciano Gianazza

Luciano Gianazza, traduttore dei libri originali di Arnold Ehret, e di Edward Earle Purinton, scrive articoli di carattere filosofico spirituale che rispecchiano le sue personali esperienze lungo il cammino della conoscenza, oltre ad altri sulla corretta alimentazione dell’uomo. Ha creato il sito NikolaTesla.it per un suo voler ricordare un Uomo, Nikola Tesla, per cui nutre una profonda stima.

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