Luciano Gianazza – www.medicinenon.it
Il tasso ufficiale di suicidi è 8 per 100.000 (con tendenza all’aumento nella fascia d’età tra 15-24 anni). Non sono inclusi i tentati suicidi.
Questa informazione è per aiutare le persone ad avere il coraggio di rifiutare le prescrizioni di psicofarmaci, nonostante quanto pressante possa essere l’opera di convincimento da parte degli operatori del campo della salute. Si cerchino invece altre soluzioni che non implichino l’uso di psicofarmaci.
Questa informazione è anche per i famigliari di chi ha commesso suicidio, per parenti di vittime di una strage, per sopravvissuti al suicidio, perchè possano attribuire la giusta causa a tali episodi nefasti e infine possano richiedere che venga fatta giustizia.
Ovunque accada un suicidio, tentato suicidio, omicidio o strage e l’autore assuma psicofarmaci, in particolare antidepressivi, se prima che gli venissero prescritti la persona non mostrava intenzioni, non minacciava o il suo comportamento non dava motivo di pensare che avrebbe commesso un tale gesto insano, allora la causa va senz’altro attribuita agli psicofarmaci.
La FDA, l’organo incaricato per l’approvazione della messa in commercio dei farmaci, ha fornito una lista di psicofarmaci, in particolare antidepressivi per i quali devono essere aggiunte delle avvertenze di cui chi ne fa uso deve essere portato a conoscenza. Chi li prescrive deve accertarsi che l’interessato abbia compreso che assumendo tali farmaci c’è la possibilità dell’insorgere di pensieri suicidi che possono venire tramutati in azione.
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In questa lista viene fornito il nome sia commerciale che del composto chimico. Se alcuni nomi commerciali dei farmaci delle tue confezioni sono stati italianizzati, vedi se il nome industriale corrisponde a uno della lista. Se a te, o a qualcuno di cui devi prenderti cura, sono stati prescritti farmaci inclusi in questa lista è necessario sapere che possono indurre al suicidio e all’omicidio.
La FDA, ha emesso una direttiva a cui i produttori dei farmaci della lista devono attenersi. I fatti che stanno dietro a quella direttiva devono essere particolarmente gravi, più di quanto appaiano in superficie, se la FDA, nota per il suo servilismo e dipendenza dalle case farmaceutiche, è stata costretta ad emettere tale direttiva che qui traduco:
Gli Stati Uniti richiedono
nuove avvertenze sugli
antidepressivi per i bambini.
Gli antidepressivi devono ora avere un “riquadro nero di avvertimento“, dopo che dei ricercatori hanno collegato i farmaci con l’incremento di pensieri e comportamenti suicidi in bambini e adolescenti.”
In Italia, gli organi preposti all’approvazione dei farmaci sono favorevoli alla loro introduzione sul mercato, ma quando devono porre dei freni sono piuttosto restii, probabilmente perché sono in qualche modo coinvolti negli interessi finanziari delle case farmaceutiche, come è stato dimostrato dal fatto che alcuni ministri della sanità sono stati trovati con le mani nel sacco mentre prendevano denaro dalle case farmaceutiche o dai loro emissari.
Ma questa non è l’unica ragione. I politici sono anch’essi soggetti alla disinformazione. I politici di oggi non sono più governanti. Non voglio generalizzare, ma mi si faccia il nome di chi potrebbe essere un’eccezione, a me per ora non viene in mente nessuno, se non Cincinnato, ma non credo che sia ancora in giro. Non sono dei leader, non hanno capacità di comando, non hanno idea di cosa sia il buon governo. A causa di questo permettono il persistere di situazioni che portano al decadimento della società. Per esempio considerano la prostituzione una “valvola di sfogo”, convinti che se non ci fossero le prostitute a cui far ricorso per soddisfare certi istinti, nessuna donna sarebbe al sicuro fuori dalla porta di casa, e neppure dentro casa.
A causa di altre convinzioni e credenze simili, propagandate da psichiatri e sociologi, pensano che gli psicofarmaci siano necessari per impedire ai cittadini di commettere atti distruttivi contro la società, nel timore che le piazze diventino teatro di efferatezze di ogni genere. Il TSO, trattamento sanitario obbligatorio, nasce da tali linee di pensiero corrotto.
Pensiero corrotto come quello di Adriano Buzzati Traverso, il quale disse (in un discorso tenuto a un convegno di magistrati): “Comportamenti anormali e lesivi dei diritti della società potranno forse venire prevenuti attraverso un oculato intervento a livello del funzionamento chimico delle cellule dei tessuti”. In questo caso si verrebbero a modificare le caratteristiche biologiche di un individuo in forma permanente, quindi una specie di lobotomia ottenuta mediante procedimenti chimici. Secondo alcuni sarebbe opportuno in tempi di sommossa, in tempi di turbamenti gravi introdurre negli acquedotti psicofarmaci che sedano il malumore. Per non parlare di proposte fatte in ambito sociopolitico, come questa: “Perché non usare questi psicofarmaci per realizzare una società dove tutti sono buoni, tutti sono obbedienti, tutti stanno al loro posto…?”
Quando non si conosce l’essere umano, come prendersi cura dei suoi turbamenti, come governare, si ricorrono a “soluzioni” che sono peggiori del male. Nel caso degli psicofarmaci, il problema addirittura si intensifica.
Concludo questa parentesi, necessaria per riconoscere che la maggior parte delle scelte errate non è sempre dettata da malafede, ma soprattutto da disinformazione a cui i politici sono anch’essi soggetti.
Ritornando agli antidepressivi, anche quelli venduti in Italia devono avere la stessa avvertenza posta in evidenza sulle confezioni. Se non viene posta non è perché quando tali antidepressivi arrivano in Italia cessano di causare quegli effetti collaterali, ma perché probabilmente c’è qualcuno che ha interesse che tali avvertenze non vengano evidenziate, o come ho appena detto è disinformato da far paura.
I media diffondono notizie che spostano l’attenzione su altri fattori che non sono la causa primaria dei fatti in questione. Per esempio nel caso delle stragi nei campus universitari viene incolpata la troppo facile reperibilità delle armi, nel caso di una ragazza che si suicida gettandosi da un palazzo vengono ritenuti responsabili gli stupratori, dimenticando che, a seguito della violenza subita, viene poi sottoposta a terapia psichiatrica, e quando leggi “terapia psichiatrica” sappi che equivale a “somministrazione di psicofarmaci”. Gli stupratori sono senz’altro e completamente responsabili dei loro atti di violenza e non hanno alcuna attenuante, ma del suicidio vanno imputati gli psicofarmaci, che quasi certamente appartengono alla lista di cui sopra. E con essi va ritenuto responsabile tutto l’apparato che permette che tali farmaci vengano usati in modo irresponsabile.
Di conseguenza se hai subito dei danni o hai perso un congiunto a causa di tali antidepressivi, con l’aggravante che tali avvertenze non sono state rese note, hai il dovere e il diritto di richiedere i danni alle parti responsabili.
Le richieste di danni vanno fatte nell’ordine di milioni di euro, perchè le case farmaceutiche sono sensibili esclusivamente alla perdita di denaro e agli scandali che fanno scendere il valore delle loro azioni in borsa. Negli Stati Uniti, le case farmaceutiche sono state condannate a pagare centinaia di milioni di dollari, e ho fatto la somma di una lista di richieste di risarcimenti che supera il miliardo e mezzo di dollari, per aver tenuto nascoste informazioni su gravi effetti collaterali dei loro farmaci. E non si sa esattamente la vera entità dei risarcimenti perché alcune vittime o i loro parenti vengono rimborsati a condizione che non diffondano il fatto di essere stati ripagati adeguatamente dei danni causati da farmaci.
Gli antidepressivi e gli psicofarmaci sono droghe e somministrarli ai bambini equivale a drogarli e coloro che li prescrivono o li somministrano sono persone tutt’altro che dotate di senso di responsabilità.
Negli Stati Uniti, ma non pensare che non possa mai avvenire in Italia, una bambina di due anni è stata assurdamente diagnosticata come affetta da ADHD e da disturbo bipolare o psicosi maniaco-depressiva, e le sono stati prescritti degli psicofarmaci antipsicotici come Seroquel e Depakote oltre al Clonidine, un farmaco per regolare la pressione del sangue usato per calmare i bambini.
Dopo due anni di tale atroce trattamento farmacologico, i genitori, purtroppo incapaci di comprendere cosa realmente stessero facendo alla loro bambina, dovettero confrontarsi con l’accusa di averla uccisa volontariamente con un’overdose di tali psicofarmaci nel tentativo di sedarla. Ma dovrebbe essere tirato in causa anche chi ha fatto una tale diagnosi a una bambina di due anni e poi le ha prescritto psicofarmaci.
Vedi l’articolo sul New York Times a riguardo: Debate Over Children and Psychiatric Drugs
Questo articolo è un invito a rimanere all’erta, e a intervenire protestando contro l’immissione sul mercato di sempre più farmaci che portano alla medicalizzazione dell’intera vita dei cittadini, dalla culla alla tomba, con effetti sempre più devastanti a livello personale e sociale. Le persone che fanno scelte infelici nel tentativo di risolvere i loro problemi di salute, nonostante l’evidenza dei conseguenti nefasti risultati sono prive di senso critico. La ragione per cui sono incapaci di differenziare è spiegata in questo articolo: Perchè la gente crede quasi a tutto
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