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Peso Forma

L’Indice di Massa Corporea – IMC – ( in inglese BMI, Body Mass Index), mette in proporzione l’altezza e il peso di una persona, fissando un parametro che permette di dire se si è sottopeso, normali o sovrappeso.

Ora un professore dell’università di Oxford, Nick Trefethen, ha ideato una nuova e moderna formula per il calcolo del BMI. La formula andrà a sostituire, questo è almeno l’intenzione, l’antiquato calcolo – antiquato secondo il professore – ideato da Adolphe Quetelet nel 1830.

Altri autorevoli professori si affrettano a ridimensionare la scoperta di Trefethen e avvertono che il suo indice rimane sostanzialmente inadeguato, perché si limita a misurare più accuratamente il rapporto peso/altezza, ma non individua la quota di grasso e il rischio salute.

Queste tabelle sono oggetto di lotte fra i vari professori, scienziati, università, perché ognuno può dire la sua e ognuno può contestare le teorie degli altri perché non hanno alcuna attinenza con la realtà.

Quegli indici non prendono in considerazione molti fattori come il peso differente che può avere l’ossatura di due persone della stessa altezza, della densità del tessuto osseo, del tono muscolare diverso di due persone dello stesso peso e della stessa altezza, e tante altre circostanze che portano ad errate conclusioni con la convinzione che siano risultati dimostrati scientificamente.

Ogni tanto alcune persone mi scrivono parlandomi del loro IMC, è incredibile l’importanza che viene data a quei numeretti, e quanto influenzano la valutazione del proprio stato di salute.

Non scrivo questo articolo per riportare tabelle, mostrare differenze tra i vecchi nuovi parametri utilizzati per calcolare il giusto peso. Sono solo delle convenzioni, l’uomo primitivo ha vissuto benissimo senza un filo di grasso e senza alcuna tabella.

Se cerchi nei siti che si occupano di pettegolezzi, potrai leggere commenti divertenti su VIP rotondette liberate dall’etichetta del sovrappeso e altre disperate per aver perso il peso forma in base ai nuovi parametri.

Quello che è necessario comprendere è che queste ricerche e studi hanno a che fare con il controllo sociale.

Il Journal of the American Medical Association riporta che l’equipe di Katherine Flegal del Center for Disease Control and Prevention a Hyattsville nel Maryland ha fatto vari studi che mostrano che essere in sovrappeso o leggermente obesi non aumenta il rischio di morte, anzi allunga la vita. In netta contraddizione con altre ricerche che danno risultati diametralmente opposti

La scienza medica non è assolutamente in grado di trovare delle risposte di cui l’umanità possa trarre giovamento e quindi le ricerche non vengono fatte al fine di trovare delle cure per i mali che affliggono l’uomo, ma di trovare dei modi di adattarsi a condizioni di cattiva salute.

In pratica se zoppichi la scienza non ti farà camminare diritto e in modo armonioso, ma la ricerca ti permetterà di avere stampelle sempre migliori.

Il problema dell’obesità ha raggiunto dimensioni epidemiche, e questo è assai più visibile negli Usa, dove gli standard di sicurezza degli ascensori richiedono strutture sempre più massicce, e vengono costruite sedie più robuste in grado di reggere pesi molto maggiori e più larghe per contenere sederi più grandi. Per non parlare dei divani, dei letti, delle scale, e tante altre cose che vengono costruite di maggiori dimensioni e resistenza.

Questo succede perché la scienza non ha alcuna intenzione di risolvere il problema dell’obesità, perché è il risultato di un business multimiliardario che coinvolge le industrie chimiche farmaceutiche e le industrie del settore alimentare che si occupano della lavorazione, della trasformazione e del commercio degli alimenti confezionati.

Le persone obese prima o poi si trovano a dover fronteggiare malattie e disturbi di vario genere, e questo giova alle case farmaceutiche. Gli alimenti lavorati e confezionati sono privi di enzimi, contengono conservanti chimici, molto spesso zucchero bianco, e decine di altri additivi chimici. Sono alimenti morti, chi ne consuma parecchi è destinato a diventare obeso e ad avere una salute compromessa.

Come puoi osservare, se già soltanto l’obesità venisse risolta le statistiche di quei settori industriali crollerebbero inevitabilmente, perché la diminuzione dell’obesità richiede una drastica riduzione del consumo di quel tipo di alimenti, una popolazione meno obesa ha a che fare con meno malattie e disturbi con conseguente minore consumo di farmaci.

Questo succede quando ai vertici del mondo economico vi sono persone prive di alcuna morale che puntano al profitto indiscriminato.

Ti puoi aspettare quindi che l’obesità di oggi diventerà la normalità di domani. Nell’immagine in testa all’articolo, al momento la figura al centro è considerata rappresentativa del peso forma. Negli Stati Uniti si sta gradualmente cercando di far passare il testimone del peso forma alla figura a destra.

È la tipica soluzione di chi non è in grado o non vuole risolvere il problema. È una soluzione politica, come quella usata per l’acqua potabile. C’è una soglia di valori da tenere in considerazione come la quantità di metalli pesanti, pesticidi e altre sostanze chimiche, superata la quale l’acqua non è più potabile e quindi dannosa per la salute. È successo in passato, non sono al corrente se succede anche oggi, perlomeno i media non ne parlano, che comuni non virtuosi, ritrovandosi con la loro acqua non potabile, l’hanno resa potabile alzando la soglia dei valori delle sostanze tossiche ammessi.

Così va il mondo, non importa quale schieramento politico sia al potere, se il centro, la destra o la sinistra, o sopra e sotto, sono tutti abbondantemente pervasi dall’ignoranza e dall’avidità. Persino quelli che agiscono intenzionalmente per controllare gli esseri umani e che conoscono il piano per ridurre gradualmente la sua libertà nella direzione di un controllo assoluto ignorano che saranno vittime delle loro stesse azioni.

Luciano Gianazza

Luciano Gianazza, traduttore dei libri originali di Arnold Ehret, e di Edward Earle Purinton, scrive articoli di carattere filosofico spirituale che rispecchiano le sue personali esperienze lungo il cammino della conoscenza, oltre ad altri sulla corretta alimentazione dell’uomo. Ha creato il sito NikolaTesla.it per un suo voler ricordare un Uomo, Nikola Tesla, per cui nutre una profonda stima.

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