Molti avranno notato che a trattare temi a carattere spirituale sono impegnati scrittori russi che prima di tutto sono o erano scienziati già al tempo della ex Unione Sovietica. Questo a prima vista potrebbe sembrare paradossale, dato che quei regimi sono decisamente intolleranti nei confronti della religione, che si suppone si debba occupare di questioni spirituali.
Essendo materialisti, i marxisti-leninisti erano implacabilmente ostili alla religione, e benché ritenessero che la religione, in quanto il prodotto di particolari condizioni storiche, alla fine si sarebbe estinta da sola, i leninisti non erano contenti di aspettare semplicemente questo evento.
La religione, insegnò Lenin, deve essere combattuta nell’interesse della lotta di classe e della rivoluzione. Con l’intento di perseguire tale obiettivo, i comunisti sovietici intrapresero una lotta inesorabile contro il credo religioso e le istituzioni religiose. Il governo sovietico, tra le altre misure, si servì della propaganda antireligiosa; arrestò preti e altri religiosi, accusandoli di una varietà di attività criminali; abolì le organizzazioni laiche religiose, nazionalizzò le scuole religiose e proibì o limitò severamente l’istruzione religiosa dei giovani; pose una pesante pressione finanziaria sulle chiese tramite una tassazione punitiva e/o la confisca delle proprietà ecclesiastiche; infine, stabilì delle organizzazioni religiose promosse dallo stato sotto il controllo del governo. (1)
Tuttavia pochi sanno che mentre qualsiasi pratica religiosa veniva ufficialmente ostacolata e che valeva il concetto che l’uomo è un animale senz’anima, nel periodo della guerra fredda in alcuni laboratori segreti si facevano degli esperimenti proprio sull’essere spirituale. L’interesse degli scienziati e anche quello degli uomini di regime era particolarmente rivolto agli stati di coscienza fuori dal corpo ammettendo di fatto l’esistenza dell’essere spirituale, esistenza che veniva fermamente negata ufficialmente.
Tale interesse tuttavia non era motivato dal desiderio di aiutare l’essere umano a progredire sul cammino spirituale, ma faceva parte di strategie messe in atto durante la guerra fredda. L’idea era di utilizzare persone in grado di uscire dal corpo perché spiassero i nemici dall’altro lato della cortina di ferro. Nel mondo spirituale non esistono dogane, frontiere, e non si deve mostrare il passaporto e soprattutto si è invisibili agli occhi materiali. La spia perfetta!
Nel 1983 ho conosciuto in Occidente una di queste persone che mi ha parlato di questi esperimenti e mi ha spiegato che venivano usate delle droghe che facilitavano l’uscita dal corpo dell’essere spirituale. Mi raccontò che era fuggito dall’unione sovietica e che era disperato perché era ricercato da altri viaggiatori spirituali che cercavano di catturarlo durante il sonno, pur non riuscendo nell’intento perché aveva particolari abilità che gli altri non possedevano. Avevo archiviato questa confidenza come racconto fantasioso di una fra le tante persone strambe che m’è capitato di incontrare nel corso della mia vita, ma dopo la caduta del muro di Berlino ho letto le traduzioni di documenti provenienti dagli archivi del caduto regime che confermavano che quelle pratiche venivano fatte veramente.
Questo spiega anche perché diversi scienziati russi sono interessati ad argomenti di carattere spirituale e scrivono libri sul tema.
Mi è stato presentato, come materiale da cui cogliere spunti per scrivere l’articolo, l’introduzione e un estratto, e in linea di massima mi trovo d’accordo con gli argomenti trattati, ma non tanto con la forma con cui vengono presentati.
Leggo infatti che sulla terra sono sempre vissuti pochi eletti a quali era stata concessa la facoltà inaccessibile di predire gli eventi, controllare i processi atmosferici, guarire malattie terribili, ecc.
Si suppone quindi che se qualcosa viene concessa ci deve essere qualcuno che concede, ma in realtà le facoltà cosiddette paranormali o sopranormali sono a disposizione di chiunque si applichi per poterle esternare. Non c’è nessuno che dall’alto concede, come non c’è nessuno che concede a un altro di diventare miliardario, tutto dipende dalla forza delle motivazioni e dall’impegno che uno è disposto a metterci per conseguire un obiettivo.
Riguardo a questa affermazione: “Oggi molti iniziati sono stati autorizzati dall’alto a svelare insegnamenti nascosti. E’ giunto, infatti, il momento in cui gli eletti possono svelare le loro straordinarie conoscenze, prima inaccessibili, a quanti nel mondo hanno orecchie per intenderle.” non mi rimane che ripetermi dicendo che non c’è nessuno che autorizza dall’alto, le conoscenze sono alla portata di chiunque abbia un reale desiderio di conoscer e voglia metterci l’impegno necessario.
Dico questo con cognizione di causa, ho avuto modo di entrare in mondi sottili e immateriali dove è possibile accedere a differenti livelli di conoscenza, e per quanto “popolati” da esseri in qualche forma di esistenza, non ho mai incontrato nessuno che volesse o potesse impedirmi di conoscere o al quale dovessi prima chiedere il permesso o l’autorizzazione.
Questo è il mio punto di vista ed esprimo il mio disaccordo a chi sostiene che vi sia un ordine gerarchico che giudica quando gli esseri umani sono pronti per ricevere una fetta o l’altra di conoscenza. Precisato questo, i concetti espressi nel libro sono certamente validi e potrai avvalerti dei dati forniti se terrai in mente che non hai bisogno del permesso di nessuno e se non ti riterrai in qualche modo un predestinato o prescelto per ricevere tale conoscenza.
A questo punto non mi rimane altro che proporti la lettura dello stesso materiale da me esaminato.
In che modo e perché le persone ricevono conoscenze occulte? Quale livello di spiritualità è indispensabile per diventare degli iniziati? Come si deve vivere, qual è il senso della vita? E’ possibile conoscere, oltre il passato, anche il futuro? La rigenerazione di organi mancanti o malati del nostro corpo fisico, e la resurrezione, che secondo diverse tradizioni religiose nell’antichità i santi erano in grado di compiere, sono davvero possibili o si tratta di leggende?
In questo straordinario libro, bestseller in Russia, Arkadij Petrov – ricercatore di fama mondiale – risponde a tutte queste domande nel modo più semplice, cioè raccontandoci la sua storia, sia dal punto di vista umano, nella lotta quotidiana alla guida di una casa editrice in crisi, sia nel suo percorso spirituale, iniziato dall’incontro con un veggente ucraino e proseguito con la scoperta di essere capace di curare e guarire prima se stesso e poi gli altri, anche persone che la scienza ufficiale considerava ormai condannate.
Arkadij Petrov, ci rivela come riattivare quelle abilità che sono insite in noi, ma che sono rimaste sopite per secoli: la chiaroveggenza, la premonizione, la facoltà di contattare e viaggiare nel mondo degli spiriti, l’attitudine di avere visioni su altre dimensioni, oltre che la capacità di guarigione e rigenerazione degli organi. Oggi l’umanità sta cambiando ed è entrata in una nuova fase evolutiva: per sopravvivere a questi momenti difficili dobbiamo riscoprire e utilizzare proprio questi poteri paranormali di cui disponiamo.
In un alternarsi di sogni in cui si intravede un esito diverso della grande avventura di Cristo e approfondite spiegazioni che attingono alle argomentazioni della scienze e di tutte le grandi religioni dell’umanità, l’autore ci rivela perché l’uomo immortale – cedendo al destino – è stato allontanato da suo padre, in che cosa è consistito il peccato originale e che cosa si prospetta all’umanità nel futuro.
«L’emozione più bella che possiamo provare è il senso del mistero […] Colui che non ha mai provato questa emozione, colui che non si meraviglia e non si entusiasma più dinanzi a niente è come morto». Albert Einstein
Il mio è un racconto autobiografico. Ho descritto le conoscenze che ho appreso per trasmetterle, in sequenza cronologica, nell’ordine in cui io stesso le ho ricevute, passando da un livello d’iniziazione all’altro, sfogliando una pagina della vita dopo l’altra. Sono stato autorizzato a condividere con voi quelle che ora considero indispensabili.
A quanto pare fin dai suoi albori l’umanità è legata a un mondo segreto di fenomeni inconcepibili e inspiegabili sul piano razionale. Sulla terra sono sempre vissuti pochi eletti cui era stata concessa l’arte inaccessibile di predire gli eventi, controllare i processi atmosferici, guarire malattie terribili eccetera. E anche se le conoscenze e le abilità di questo tipo venivano celate con cura, in proposito si è accumulata una letteratura piuttosto consistente. Peccato però che la maggior parte dei libri incentrati su argomenti di questo tipo non insegni nulla di essenziale. Certo, il lettore apprenderà molte stranezze e imparerà a pappagallo qualche decina di termini, ma a mio parere non molto di più. Come prima, le conoscenze segrete si trasmetteranno da maestro a discepolo nel corso di lunghi anni, o in un modo misterioso, inspiegabile persino per gli stessi chiaroveggenti.
E intanto nel mondo sono in corso processi spirituali di livello globale, anzi di più, cosmico. Non a caso in un solo secolo le nostre conoscenze sulla natura dell’uomo, sul suo mondo e sullo scopo della sua esistenza nell’Universo hanno subito mutamenti radicali. Tutti hanno cominciato a parlare dell’inizio di una nuova epoca, l’era dell’Acquario. Al volgere del millennio la gente era piena di aspirazioni mistiche, e come Virgilio, il più grande poeta dell’antica Roma, preannunciò l’arrivo di Gesù Cristo («il grande ordine dei secoli nasce di nuovo. E già ritorna la vergine, ritornano i regni di Saturno, già la nuova progenie discende dall’alto del cielo», iv egloga) così i profeti contemporanei preannunciano la sua seconda venuta.
Evidentemente è giunto il momento in cui precetti segreti, prima inaccessibili, devono diventare patrimonio comune. Certo non si possono acquisire da un momento all’altro cognizioni e competenze pratiche esoteriche. Come qualsiasi processo, la nuova formazione dell’umanità richiederà un po’ di tempo. Quello che oggi è importante sottolineare è che molti iniziati sono stati autorizzati dall’alto a svelare segreti occulti.
Vorrei pregare i lettori atei di non considerare questo libro solo un parto della fantasia. Alle persone religiose chiedo di non etichettare ciò che racconto come un’eresia. Lo ripeto: la mia è una storia autobiografica, le persone di cui parlo esistono davvero, molte sono in vita anche oggi, mentre leggete queste righe. Mi sono sforzato di non concentrarmi tanto sugli aspetti teorici quanto sulle sensazioni personali, non sul metodo e le procedure tecniche, ma piuttosto sul senso dell’esoterismo.
In che modo e perché le persone ricevono conoscenze occulte? Quale livello di spiritualità è indispensabile per diventare degli iniziati? Come si deve vivere, qual è il senso della vita?
Se questo libro indurrà il lettore a riflettere sul serio su tali problemi, se gli farà venire il desiderio di superare i propri limiti per innalzarsi a un altro livello di esistenza, considererò raggiunto il mio obiettivo. Ciascuno ha la sua strada per arrivare a Dio e il suo modo per servirlo. Io cerco soltanto di aiutare, a scegliere la direzione giusta, quelli che non hanno paura del gelo cosmico né, d’altra parte, del fuoco divino della mistica, e sono disposti a servirlo in sfere di cui oggi non si sospetta nemmeno l’esistenza.
«Molti sono chiamati ma pochi eletti» (Mt 22,14).
Non a tutti è dato di percorrere questa strada. Se uno non è pronto, se è troppo immerso nei suoi affari terreni, se è affaticato, pusillanime, meglio non imboccarla. Al mondo ci sono molte scuole e molti maestri che insegnano agli allievi le tecniche basilari della percezione extrasensoriale per uso quotidiano. Forse per la maggior parte delle persone è consigliabile limitarsi a questo. Però oggi è indispensabile sapere che esiste il mondo meraviglioso e incantato dell’inconcepibile.
Il libro è scritto in modo un po’ inconsueto. Le cose che in esso non sembrano reali sono strettamente intrecciate con la realtà. D’altra parte molti crederanno vere, cose che sono frutto di fantasia, e avranno invece la sensazione che le cose reali siano inventate. Vi sarà data la possibilità di scegliere tra due strade indicate quella che vi aiuterà a trovare la vostra via personale. Desidero scusarmi in anticipo perché non potrò commentare alcuni fatti importanti e dare spiegazioni su certi avvenimenti significativi, poiché voi stessi dovete ascoltare la voce della verità dentro di voi.
Parlo di me stesso, di persone che mi circondano e mi aiutano e di eventi che accadono nel passato-presente e nel futuro attuale. Proprio in questa sequenza sono disposte le coordinate temporali, perché il presente scaturisce sempre dal flusso interattivo di passato e futuro. E perché risuoni la parola “adesso” bisogna che qualcuno la pronunci nel passato e la ascolti nel futuro.
Alla fine del secondo millennio molte persone aspettavano, alcune con terrore, altre invece con speranza, l’anno duemila e gli eventi promessi dai libri sacri: Armageddon, l’Apocalisse, l’età aurea. Poi, guardandosi intorno, hanno tirato un sospiro di sollievo: non era successo niente. Altri invece si disperavano: davvero tutto sarebbe rimasto come prima? Evidentemente avevano dimenticato che all’inizio era il verbo. Chi di voi ha la vista così acuta da vedere l’opera di Dio, o possiede un udito così straordinario da udire le Sue parole? Certo in seguito, quando le sfere celesti si metteranno in movimento per volontà del Creatore, si potranno vedere e udire. Tanto più che il movimento è già iniziato. E per quanti sono stati abituati così a lungo a fare da tramite incosciente tra il Creatore e il Suo creato, tra il Demiurgo e la Sua opera, la fine dei tempi è avviata a tutti gli effetti.
Leggendo questo libro apprenderete perché l’Uomo immortale, cedendo al destino, è stato allontanato da suo Padre. E in che cosa è consistito il peccato originale. E che cosa attendono l’uomo e l’umanità nelle dimensioni segrete che oggi si schiudono loro innanzi. Nel terzo millennio questo libro, Salva te stesso, sarà la vostra prima guida a un nuovo mondo, a una nuova conoscenza: vi porterà dalla morte all’immortalità, dal terrore e dall’attesa passiva a ricordare voi stessi e il vostro ruolo nel cosmo universale, dove da tempo e con amore attendono che voi vi svegliate.
Ho pensato a lungo come intitolare questo libro. Nei millenni, da quando esiste la scrittura, molte persone hanno cercato innumerevoli volte di comprendere il proprio ruolo e il proprio scopo in questo mondo, il proprio rapporto con altri mondi. Molti si sono sforzati di scrivere il libro del proprio destino, o quantomeno di leggerlo. In questo senso, qualunque titolo tu scelga per il tuo libro sarà una ripetizione, c’è già stato tutto. E io non avevo voglia che accadesse, perché sono convinto che un’esperienza come la mia fino a questo momento non l’abbia raccontata nessuno. Alla fine mi sono fermato su questo titolo, che al lettore è già noto.
Sono felice che mi sia stata data la possibilità di acquisire, attraverso un processo di iniziazioni superiori, conoscenze straordinarie, molto importanti per quanti oggi vivono sulla Terra, e di trascriverle sulla pagina bianca del nuovo millennio.
Per il momento era chiara soltanto una cosa: ciascuno ha la sua vocazione, la sua missione, il suo ruolo. E tutti siamo trascinati nell’ignoto dal flusso delle concatenazioni causali in una realtà incomprensibile ma che percepiamo (singolarmente e tutti insieme).
Del resto non è un’idea nuova: «Come sferzati da spiriti invisibili, i solari cavalli del tempo traggono la carrozza lieve del nostro destino; e a noi non resta che farci animo, reggere le redini, e ora a destra ora a sinistra governar le ruote a evitare quel sasso, quel precipizio. Chi può saper dove vada? A mala pena ci si ricorda donde si viene»
Nell’Egmont Goethe ha trovato queste immagini per descrivere il problema.
Altri autori ne hanno utilizzate altre.
E così noi guidiamo il carro, quindi nel corso della vita siamo liberi, almeno in parte, di fare tutto quello che ci aggrada: possiamo buttare via la nostra intelligenza o svilupparla, affliggerci o gioire della vita, amare o odiare. Il mondo sarà come lo abbiamo costruito, almeno fino a quando non affioreranno i conflitti del subconscio.
Però non dobbiamo dimenticare che, a differenza di noi, Dio ha molti giorni. Può permettersi di fare e di disfare per raggiungere una perfezione nota soltanto a lui. Gli esseri umani hanno soltanto una possibilità di diventare cocreatori dell’Universo, anziché sbiadite comparse prive di volontà: conosci te stesso e conoscerai il mondo, dicevano gli antichi. Ma a dire il vero anche loro intuivano che è un’impresa difficilissima.
E chi di noi si prenderà la pena d’intraprendere una simile ricerca? E quanti tra i saggi noti come portatori della verità l’hanno trovata davvero?
«Sono pochi coloro che sanno da dove vengono».
Per speculare sul futuro bisogna comprendere il passato.
Allora forse lo scopo dell’umanità nel complesso e la vocazione della singola persona appariranno chiari.
Quindi spiegare l’origine della vita, individuare i criteri della sua comparsa è una delle missioni più importanti. Tutte le tesi su questo tema si possono ridurre al dibattito tra evoluzionisti e fautori del creazionismo. La teoria evoluzionista è accettata dalla maggioranza degli studiosi, cui sembra l’unica spiegazione sensata di determinati fenomeni naturali e sociali. I creazionisti sostengono invece che il mondo circostante è stato creato da una forza soprannaturale, cioè Dio, non con uno sviluppo graduale nel corso del tempo ma tutto in una volta, nei sei giorni della creazione biblica.
Davanti a me ho due libri. Uno è del grande scrittore di fantascienza Isaac Asimov, e s’intitola In principio. È un commento scientifico, molto circostanziato e versiforme, al quadro biblico della creazione del mondo e dell’uomo. Asimov (1920- 1992), che faceva il professore di biochimica, si considerava un non credente, ma la sua opera non è affatto un inno all’ateismo o all’evoluzionismo. Cerca con onestà di districare una situazione, e non a caso una volta il libro è stato pubblicato con il sottotitolo: La scienza incontra la religione.
Il secondo libro, The Evidence for Creation: Examining the Origin of Planet Earth, è stato scritto da tre autori, due canadesi e un americano. I canadesi, McLean padre e figlio, sono pastori, mentre l’americano Oakland è un biologo ex evoluzionista, diventato creazionista a seguito di ricerche e riflessioni. Questi libri, scritti da persone così diverse, hanno in comune il rispetto per le opinioni degli altri e lo sforzo di effettuare un’analisi approfondita di tutte le testimonianze e le dimostrazioni. Tutti e quattro gli autori cercano sinceramente la verità. Non sorprende quindi che su molte questioni arrivino alle stesse deduzioni e conclusioni.
Ma ci comportiamo davvero tutti in questo modo?
Molte persone servono i loro idoli, non vedono i propri limiti e si sopravvalutano, non cercano la verità ma solo di avere la meglio nella discussione. Non vogliono ammettere che non sanno, che non capiscono. Si fidano solo della propria esperienza, e quindi negano qualsiasi realtà che travalichi le loro ristrette categorie spaziotemporali.
Quanti sforzi sono stati fatti per raccogliere, un granello alla volta, le conoscenze di secoli, comprimerle in blocchi di filoni di ricerca e costruire il grandioso edificio del materialismo? E del resto:
«Allunga sull’eternità le mani Chiunque, a derubarla, ma essa è rena» O. Mandel’štam – Cinquanta poesie
E l’eternità ha ingannato questi entusiasti: quanto era stato edificato con la sabbia è tornato a essere sabbia. Nello stesso modo, un tempo anche le dottrine orfiche e pitagoriche si sono disperse, dando origine a fenomeni incompleti e perdendo la coesione di una sintesi millenaria. Oggi, dietro alle macerie delle strutture crollate, si sono di nuovo individuati i tratti dell’antico tempio. I cicli di edificazione e distruzione, nascita e morte, si avvitano coerentemente nella gigantesca spirale della cosmogenesi.
E di nuovo la coscienza dell’uomo è tormentata da domande angosciose: dove ci conduce quello che è accaduto? Da dove viene ciò che è iniziato? Qual è la fonte di quello che chiamiamo futuro?
I Riferimenti sull’intolleranza religiosa in Unione Sovietica provengono dal libro Nemici senza fucile. La Chiesa cattolica nella Repubblica Popolare Cinese – Di James Myers – 1994 Editoriale Jaca Books. ISBN 88-16-30271-2
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