Tratto da Miclavez,”Prontuario tecnico pratico di Odontoiatria Naturale”, Ed. Marrapese, 1998
Giacinto C.: da 12 anni colite cronica; dalla lastra panoramica, grosso granuloma in zona del 36 (cioè il problema può esserci senza apparire, e soprattutto passarono 12 anni di malattia cronica prima che qualcuno sospettasse l’eziologia su un dente devitalizzato).
La mappa organi-denti mette in relazione il dente 36 con l’intestino crasso. Copertura omeopatica con Phocus Comp., poi estrazione del dente: il giorno dopo, subito risoluzione della colite, che non si è più ripresentata dopo 4 anni. Ogni tanto piccole ricadute, dopo eccessi di cibo, ma senza paragone con quelli di prima. Epicondilite sparita.
Giuseppe I.: un simpatico signore di 86 anni, papà di un mio amico, che da una settimana non evacuava più le feci. Portato d’urgenza in ospedale, fu diagnosticato un tumore ostruente del retto, terminale. Venne prenotato per l’intervento chirurgico urgente. Il figlio disperato mi chiese di fare qualcosa. Alla visita intraorale, le gengive erano rigonfie ed infiammate. Alla lastra panoramica, grossi granulomi in zona molare, quindi intestino, stavano bloccando il riflusso linfatico intestinale. Tolti con grande fatica subito i denti, fra le lamentele del povero signor Giuseppe, che non capiva perché lo stavamo torturando. Iniziato il semidigiuno ed una serie di clisteri con olio e con tubicino sottilissimo, il signor Giuseppe al terzo giorno finalmente andò in bagno. Dopo 2 mesi dovette tornare in ospedale (lo portarono in un altro per evitare di trovare i chirurghi che lo volevano operare), per una ritenzione di urina, in quanto aveva la prostata ingrossata. Lì gli fecero anche un clisma, che risultò negativo; dunque del tumore niente più traccia: si era riassorbito.
Giovanna D., carcinoma non Hodgkin, risentimento linfonodale al collo sinistro. Le furono dati 3 mesi di vita. Estratti il 26 ed il 36 già alla prima seduta, vista la gravità e urgenza. Con un collega venne seguita la parte medica con supporto disintossicante e nutrizionale. Dopo 6 mesi la paziente è ritornata ingrassata e vispa. Migliorati i sintomi, biopsia negativa, ma linfonodi ancora gonfi. Rimanevano tre denti sospetti: il 24, il 27 e il 37. Alla domanda: “Che articolazione fa male?”, Giovanna fece vedere il ginocchio sinistro, menisco interno, che da 10 anni le impediva di salire bene le scale. Test dell’anestesia neurale con procaina: zona apicale 27, nessun risultato; zona apicale 37, nessun risultato; zona apicale 24, Giovanna saliva le scale ridendo, senza dolore. Tolto il 24, che pur era parzialmente vitale, il ginocchio non le fece mai più male.
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