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Un po’ di chiarezza sui denti devitalizzati

La questione dei denti devitalizzati fraintesa.

A seguito della lettura di diversi articoli sull’argomento, alcuni hanno deciso indiscriminatamente di farsi estrarre tutti i denti devitalizzati e poi, previa guarigione dell’osso a seguito di opportuna bonifica secondo specifici protocolli, inserire degli impianti, preferibilmente non metallici e osteo-compatibili, o di ricorrere a delle protesi mobili metalfree.

Altri, anche a causa di ricerche nei motori di ricerca sulla “ricrescita dei denti” o come proposto da libri sulla “guarigione quantica” o “olografica”, o all’uso di oli essenziali di piante o altre teorie di fatto inapplicabili per l’essere umano ordinario del terzo millennio, costantemente intossicato e contaminato da svariate fonti di inquinamento ambientale, alimentare, farmacologico e psicologico, hanno deciso di cercare di mettere in pratica quanto hanno letto ottenendo solo peggioramenti della loro condizione dentale.

La società attuale ci ha portato la possibilità di ottenere le cose in maniera molto rapida. In passato se si cercava qualcosa di particolare, si consultavano le pagine gialle, allora pesanti libroni per ogni provincia, per alcune come Milano e Roma erano due per ognuna, dalla A alla M e dalla N alla Z, e dopo estenuanti ricerche si trovava l’azienda che produceva il prodotto desiderato.

Si telefonava all’azienda, spesso per scoprire che non vendevano al privato, quindi dopo aver ottenuto il numero del rivenditore, lo si chiamava, ci si metteva d’accordo per il pagamento, contrassegno o per bonifico, allora si doveva andare in banca per forza, o alla posta per un vaglia per pagare anticipatamente. Dopo una settimana o più si richiamava per sapere se il pagamento era arrivato, non ancora, le faremo sapere, ecc. ci volevano settimane o un mese o più… non era possibile tracciare il pacco online…

Ora ordini da uno dei tanti portali di e-commerce e in un paio di giorni hai tutto quello che desideri, e in pochi giorni persino da società cinesi se hanno un magazzino in EU. Tranne se spediscono tramite poste italiane con la raccomandata semplice…

La fretta induce all’errore

Ci siamo abituati ad avere tutto e subito, dopo due giorni già mi scrivono per chiedermi come mai i libri non sono ancora arrivati.

Questa fretta, voglia di risolvere tutto e subito, ci ha portati anche a letture abborracciate di articoli, senza prendere in considerazioni eventuali link ad altri riferimenti. Uno legge … i denti devitalizzati sono la causa di disfunzioni ad altri organi e dell’insorgenza di malattie in aree lontane dai denti… e decide di togliersi tutti i denti devitalizzati o di ricorrere alle soluzioni quanticolografichemagiche per ricreare la polpa dentale allo stesso modo delle lucertole alle quali ricresce la coda tagliata.

A questo punto propongo le considerazioni del moderatore del forum della bonifica dentale che precisa:

Mi sembra giusto andare a toccare questo argomento tanto discusso per fare qualche riflessione personale.
Il dente devitalizzato può causare gravi problemi di salute, sul forum troverete tutte le spiegazioni del caso e testimonianze raccolte da Lorenzo Acerra.

La medicina non considera la correlazione dente-organi

Il problema principale è che la medicina ufficiale non mette in relazione la causa (denti devitalizzati) con l’effetto (patologie correlate).
Quindi non ammette che una devitalizzazione possa creare malattie o patologie, tranne quelle legate alla zona delle radici, piccoli ascessi o granulomi.

Il problema, come sempre, è anche un problema statistico.
Miliardi di devitalizzazioni dovremmo essere tutti morti o malati, lo stesso discorso che si fa per il mercurio degli amalgami.
Come sempre l’individuo non viene considerato, ma nella realtà molte persone hanno problemi di salute legati a devitalizzazioni dentali, per fortuna non tutti.

Intanto andiamo a cercare di capire perché si devitalizza un dente, cioè lo si priva di vita togliendone il fascio vascolo-nervoso all’interno, per lasciarlo in bocca oramai non più connesso all’organismo e divenuto corpo estraneo.

Il motivo principale è il dolore, una carie arriva a infettare il nervo che si infiamma e provoca nevralgia.
A questo punto non c’è via di ritorno, o si toglie il nervo o si toglie il dente.
Aspettando che il dolore passi senza intervenire, il nervo morirà e infetterà tutto il dente, osso e legamento.

Questa infezione, se acuta, darà un ascesso, altrimenti un granuloma e nei casi peggiori una osteite, cioè infetterà l’osso circostante.
La devitalizzazione fatta tardivamente, chiamata cura canalare, è molto più rischiosa perché oramai il dente è già impregnato di batteri e potrà causare molto più facilmente infezioni ossee e focalizzarsi.
Quindi una cosa è certa, prima si devitalizza meglio è, i rischi di infezione saranno minori.

Ricordiamo sempre che l’alternativa è l’estrazione!
Molti fruitori del forum, non volendo devitalizzare il dente perché sarebbe un corpo morto fanno peggio, utilizzando terapie complementari completamente inutili che porteranno il dente ad impregnarsi di tossine e batteri.

Non sempre i denti devitalizzati vanno estratti

A quel punto, piuttosto che toglierlo, lo fanno devitalizzare quando è diventato oramai un ricettacolo di colonie di microrganismi ben organizzate e pericolose per l’organismo.
Meglio un dente ben devitalizzato, quando ancora non si è infettato e che ci accompagnerà per una decina di anni, piuttosto che un dente infetto, devitalizzato male per aver aspettato troppo.

Certo abbiamo comunque un corpo morto in bocca che potrebbe provocare qualsiasi tipo di fastidi ma allora che fare?
Tutto dipende da un insieme di fattori.

  1. la devitalizzazione deve essere fatta quando il dente non è ancora in necrosi.
  2. deve essere fatta BENE, sotto diga e da un operatore coscienzioso.
  3. la persona deve essere in salute e poter quindi tollerare il trauma e un corpo estraneo, di certo non si farà su una persona neoplastica o con patologie importanti, ma allo stesso tempo in una persona ipersensibile è da evitare.
  4. la devitalizzazione deve essere considerata un ripiego e non la prassi.
  5. il dente devitalizzato deve essere considerato già da estrarre dopo 10-15 anni al massimo dalla devitalizzazione.
  6. se un dente devitalizzato di recente provoca fastidi, bollicine, doloretti, nevralgie, sensazioni di un qualcosa che non va deve essere estratto! Se facendo lastre negli anni a seguire si vedono agli apici delle radici zone scure o delle zone sono dolenti in corrispondenza sulla gengiva, il dente deve essere estratto.
  7. i denti del giudizio non vanno mai devitalizzati!
  8. i lavori di protesi, fatti su denti già devitalizzati da parecchi anni, portano solo guai.
  9. SE DOPO LA DEVITALIZZAZIONE INSORGONO SINTOMI CHE NON C’ERANO PRIMA, DI QUALSIASI TIPO, IL DENTE VA ESTRATTO!

Bene, ho dato parecchie indicazioni per continuare a tenersi il dente qualche anno senza avere problemi.

Demonizzare la devitalizzazione non è giusto, come non è giusto farla per superficialità del dentista o per incuria del paziente che aspetta troppo tempo, quando accusa quei dolorini che avvisano che è ora di curare il dente, senza arrivare al bivio della devitalizzazione.

Quindi, il mio consiglio finale, è quello di curarsi la bocca e, naturalmente il fisico, per evitare che le carie arrivino in profondità.
Valutare, in caso di nervo compromesso, il proprio stato di salute, per decidere se affrontare la morte di un dente o procedere all’estrazione.

La scelta non è facile a priori, spero di aver chiarito, almeno in parte, qualche lacuna.

Qui termina il post del moderatore. Vorrei aggiungere, anche se lo si intuisce leggendo fra le righe quanto sopra, che cercare di “salvare” il dente già devitalizzato quando ormai è andato definitivamente in necrosi, come alcuni dentisti propongono, peggiora la situazione.

Fonte:

Devitalizzazione… si o no?

Altri articoli

Denti devitalizzati e altro

Luciano Gianazza

Luciano Gianazza, traduttore dei libri originali di Arnold Ehret, e di Edward Earle Purinton, scrive articoli di carattere filosofico spirituale che rispecchiano le sue personali esperienze lungo il cammino della conoscenza, oltre ad altri sulla corretta alimentazione dell’uomo. Ha creato il sito NikolaTesla.it per un suo voler ricordare un Uomo, Nikola Tesla, per cui nutre una profonda stima.

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