Un paio di anni fa decisi di aprire la pagina Arnold Ehret su Wikipedia, fiducioso del potenziale di espansione di tale portale. Mi preparai con tutti i materiali originali a mia disposizione per fornire le fonti, scrissi del testo, iniziai a impratichirmi con le varie funzioni per creare la pagina, gli indici ecc. e dopo un po’ l’abbozzo della pagina era pubblicato.
Un paio di giorni dopo la pagina era stata “vandalizzata”, qualche tipo in vena di manifestare il suo lato istintivo malvagio l’aveva stravolta e parzialmente cancellata.
Ricominciai la ricostruzione e rimisi la pagina come l’avevo strutturata e dopo un po’ iniziarono ad apparire delle modifiche. Mi ricordo l’insistenza di un tipo che continuava ad insistere che Ehret era un igienista e che quindi andava inserito fra gli igienisti e cose del genere.
Inutili i miei tentativi di spiegare che per quanto gli igienisti avessero dei punti in comune con Ehret, tuttavia il suo sistema differiva per molti aspetti ecc.
Poi iniziarono a comparire dichiarazioni che Ehret era morto per eccesso di fruttosio e altre stupidaggini del genere e fu allora che mi resi conto che una pagina da te creata su Wikipedia può essere modificata da chiunque, anche da un imbecille.
Il nobile intento di creare una enciclopedia a cui ognuno può dare il suo apporto è possibile, ma che abbia un reale valore dal punto di vista della correttezza delle informazioni è un’utopia.
Chi crea o apporta delle modifiche a una voce in Wikipedia potrebbe benissimo non saperne nulla a riguardo, potrebbe scrivere falsità per disinformare o per denigrare.
Un moderatore di Wikipedia cerca di mettere un po’ di ordine nella bolgia che a volte si crea intorno a una voce, può editare lui stesso la pagina e impedire che poi altri vi possano apportare ulteriori modifiche, permanentemente o temporaneamente come è successo con la voce Arnold Ehret.
Il problema fondamentale è che Wikipedia per determinare la correttezza di qualsiasi affermazione usa come metro di misura discipline appartenenti alla cultura del mainstream e quindi in un campo specifico anche una verità può essere confutata se la corrispondente disciplina del mainstream dice che le cose stanno diversamente.
Nel campo della salute il problema si amplifica perché la “scienza” ufficiale ne detiene il monopolio e molti settori industriali hanno interesse a mantenere la pervadente disinformazione e impedire che la verità affiori.
Quindi il moderatore affosserà tutti i tuoi tentativi di creare una voce i cui contenuti non sono allineati con la scienza di mainstream e se insisti ti impedirà di editare la voce e vi aggiungerà anche avvertenze e segnali di pericolo che allarmeranno chi legge tale voce.
Se poi il moderatore è pervaso da nozionismo universitario e vi crede ciecamente, allora non hai scampo perché tutti i chiarimenti che tu possa fornire verranno ignorati con le più svariate scuse, come “non è supportato dal metodo scientifico”, ecc.
Il fatto è che molto spesso le cose che non sono allineate con il mondo scientifico ortodosso sono vere! E’ ormai provato che la scienza è asservita alle multinazionali, è mantenuta da loro e non può sputare nel piatto dove mangia.
E se Wikipedia censura le voci confrontandole con quanto dice la cultura di mainstream, diventa un ulteriore strumento del mainstream.
Wikipedia oggi è un culto dedicato all’agglomeramento di informazione e disinformazione (ovvero dati) e la sua classificazione (in forma di voci e relativi articoli). Ruota anche attorno alla personalità di Jimmy Wales e dei suoi “discepoli” e, in questo senso, si tratta di un culto della personalità e di una pseudo-religione. L’unica cosa che Wikipedia non è, è un’enciclopedia.
Wikipedia è scritta e curata da scrittori anonimi ed editori senza volto. Il fatto che siano iscritti non significa nulla, dato che la stragrande maggioranza di essi si nasconde dietro un nickname. E’ stato dimostrato che alcuni di essi avevano fantasiose biografie fittizie e si erano attribuiti credenziali accademiche che non avevano.
La ricerca non è un accaparramento di dati. Ha a che fare con individuare e applicare il corretto contesto e con il possedere una visione sinottica dei dati apparentemente non correlati.
La maggior parte delle persone che scrivono su Wikipedia non sono in grado di distinguere un’esagerazione o una montatura dal mero fatto o una moda da un fondamento. Molti di loro non hanno le vedute che la vita, l’esperienza, l’apprendimento seguito dalla pratica portano con sé. La conoscenza non è una delle disparate istituzioni democratiche, non ha e non può avere un’origine collettiva.
Non c’è nulla di nuovo riguardo a quel modello di collaborazione che è Wikipedia. L’Oxford English Dictionary, pubblicato la prima volta nel 1928, è il risultato di settanta anni di sforzi combinati di 2.000 volontari zelanti e laboriosi. La differenza è che Wikipedia ha dato incarichi come editori ed esperti a orde brulicanti di aspiranti e ambiziosi utenti, non importa cosa sappiano o facciano nella vita.
Sebbene Wikipedia si definisca un progetto libero e democratico, in realtà vi regna l’anarchia dove il moderatore può diventare un piccolo despota che spesso agisce interpretando le regole secondo il suo punto di vista con risultati ben diversi dall’obiettività mostrando la vera natura di Wikipedia: censura, piccoli rancori, pregiudizi, e esagerazioni sono all’ordine del giorno. Non esattamente le caratteristiche di un’enciclopedia.
Wikipedia è un vero e proprio campo di battaglia: molti temi e personaggi sono sulla lista nera ed editori attivisti eliminano in pochi minuti qualsiasi menzione riguardo ad essi. Riferimenti importanti di pratiche salutari naturali vengono inquinati da commenti fuorvianti o specificando che non sono approvate dal sistema medico di mainstream.
Wikipedia è l’enciclopedia del futuro prossimo NWO. Jmmy Whales ha una visione cosmica messianica di Wikipedia, supporto elettronico della emergente conoscenza, “saggezza” collettiva e creatività anarchica non supportate dall’obiettività, a disposizione di una popolazione sempre più docile, confusa e controllata. E gli editori e moderatori di Wikipedia sono essi stessi disinformati e supporters del mainstream.
Se si volesse fare un viaggio in Wikipedia osservando le varie sfaccettature, al ritorno si potrebbe dire che Wikipedia non è trasparente, è anarchica, che il potere di un suo editore viene conferito in base al numero di modifiche apportate a una voce, non in base alla qualità dei suoi interventi, e che le relazioni con altri editori contano di più della effettiva conoscenza.
Come ho detto prima, ho aperto la voce Arnold Ehret. Non sto a raccontare la frustrazione, lo scoraggiamento e l’esasperazione e infine il liberatorio wffcl che ho inviato a Wikipedia, dopo che mi son chiesto ma chi me lo fa fare stare qui a discutere con teste vuote, vuote di buonsenso ma piene di disinformazione?
Per farti un’idea di cosa intendo dai un occhio alla voce Arnold Ehret nella versione in Inglese:
Arnold Ehret nella versione inglese di Wikipedia
Come puoi vedere c’è di tutto e di più, incluso il tentativo di screditarlo anche da parte di autori che hanno colto da lui e scritto libri di successo senza nemmeno menzionarlo, dicendo che beveva vino e caffè e che fumava in continuazione e che morì sotto un camion che trasportava carne e che questo è scritto nel certificato di morte, ma è assolutamente falso.
Invece nella versione italiana, che cambiando il moderatore cambia anche l’editing, seppure con risultati patetici, appena apri la pagina ti si presenta un avvertimento del tipo “Chi tocca muore.”
Arnold Ehret nella versione italiana di Wikipedia
In fondo hanno ragione, si potrebbe morire mangiando una mela, se va di traverso.
Quindi quando cerchi informazione e ti trovi su Wikipedia, stai all’erta.
Ma per certe cose può essere utile, specialmente per voci che per crearle ed editarle basta guardare e scrivere quello che si vede come per la voce “Sedia”
Quando però arriviamo alla sezione “Storia” della sedia, già li iniziano le supposizioni e interpretazioni. Potrei aggiungere che nella tribù dei Marungobutango la sedia era uno strumento di potere e di oppressione perché rendeva inferiore chi non ne possedeva una e che un padre di famiglia concedeva la mano della figlia in cambio di una sedia, e quindi le femmine erano ben accette in quanto possibilità di scambio per sedie.
Fuori della capanna venivano messe in mostra le sedie che si possedevano come indice di opulenza e nobiltà.
Potrebbe starci bene, magari a nessuno verrebbe in mente di rimuovere questa mia invenzione.
Un giorno qualcun altro potrebbe anche aggiungere un’avvertenza con segnali di pericolo spiegando che cadendo da una sedia ci si potrebbe rompere la testa con conseguenze anche letali e che Wikipedia non promuove l’uso delle sedie e si prega quindi di leggere attentamente le avvertenze.
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